Velletri, 1866-1867. Stagione teatrale del Carnevale
Archivio di Stato di Roma, Legazione apostolica di Velletri, b. 452, “440/1794, Spettacoli e feste, Velletri, Affari Generali”
- estremi cronologici
- 9 giugno 1866 - 28 marzo 1867
- descrizione fisica
- 72 carte sciolte
Il Comune approva il progetto di teatro in musica con tre spartiti: “Ballo in maschera”, “Sonnambula” e altro da destinarsi presentato da Cesare Mari, figlio di Filippo, romano. La Compagnia dell’inaugurazione del Tmareatro sarà ampliata con un’altra prima donna, o contralto, ancora senza nome, e la somma richiesta è di scudi 1.800 (verbale del Consiglio 9 giugno 1866: deputato ecclesiastico monsignor D. Benedetto Di Lazzaro). Ruggeri ripudia l’atto perché illegittimo (manca di firme dei consiglieri) e senza preventivo allegato. Nella nuova seduta, Mari cambia i tre spartiti in programma inserendo “Marco Visconti”, “Lucrezia Borgia” e “Rigoletto” e presenta una fideiussione solidale di copertura totale delle spese tramite Federico Messi (verbale del Consiglio 24 ottobre 1866); le condizioni pretese da Messi impongono alla Deputazione le dovute cautele come da art. 98 del “Regolamento Disciplinare sui Teatri”). Messi si rivolge al Tribunale civile contro il Comune, per rescindere la fideiussione, essendogli stato imposto di riservare un banco di platea a uso degli ufficiali colla retribuzione di una sola giornata ogni 24 recite, e per l’ingresso in platea degli otto soldati della guarnigione alla metà del prezzo stabilito (Copia della lettera al Tribunale 7 gennaio 1867).
trascrizione
* da Contratto di Appalto Mari, 4 novembre 1866:
“(…) 7°: la compagnia di canto è composta dalla prima donna soprano assoluto Natalina Rossi Pompilij; prima donna mezzo soprano contralto assoluto Sig. Adele Calzoletti; primo tenore assoluto Salvatore Sparapani; primo basso assoluto Marco Aurelio Calzelli; tenore comprimario Ettore Fraschetti; altro primo basso Giuseppe Rovella. Seconde parti: Caterina de Caroli; Cesare Santori; Antonio De Luca. Maestro Concertatore Wencesla Persichini. Maestro istruttore dei cori Paolo Alciati. Il corpo dei cori sarà composto di 10 uomini e n°6 donne. L’orchestra avrà un abile e sperimentato primo violino, n°10 violini di fila nei quali saranno compresi il Concertino ed il 1° dei secondi, n.2 controbassi. Violoncelli due, due viole, due flauti obbligati a suonare l’ottavino, ed il 1° anche il terzino; due clarini; due fagotti; due trombe; tre tromboni, due corni, un afflein, timpani, gran cassa (…)”
sitografia
Sistema informativo dell’Archivio di Stato di Roma