Velletri, 1865-1866. Stagione teatrale Carnevale

Archivio di Stato di Roma, Legazione apostolica di Velletri, b. 452, “440/1794, Spettacoli e feste, Velletri, Affari Generali”

estremi cronologici
28 giugno 1865 - 7 gennaio 1866
descrizione fisica
23 carte sciolte

Il capo comico Michele Sivori, direttore della Compagnia drammatica che esegue già nove recite nel giugno del 1865, presenta tre progetti per la stagione del Carnevale 1866: uno di prosa da scudi 3.000, uno da scudi 1.800 e uno da scudi 2.000 più privativa sulle feste da ballo e sul combustibile per il riscaldamento dei camerini e del corpo di guardia (verbale consiglio 8 luglio 1865). Il Comune, a seguito del parere della Delegazione apostolica (dispaccio firmato Allegrini n. 2976, 25 luglio 1865), lancia pubblica gara di appalto sulle riviste: “Giornale Romano di Spettacolo” n. 25, “Goldoni” di Firenze n. 7, “il Sisto” n. 29, “Monitore di Milano” n. 23, “Monitore di Torino” n. 21 per una dote di scudi 800: oltre a “capo-comici di niun valore artistico e tutti con repertorio di Vaudevilles”, e la rinuncia dell’artista Gattinelli e del capo comico Sterni da Verona, a trattativa avviata, e del capo comico Bosio, si affida la stagione al capo comico Raffaele Lambertini da Savona, anche grazie alle buone attestazioni di capitan Lodovico Muratori, scrittore drammatico, per scudi 1.000, assicurando di calcolare i 200 di differenza nel preventivo dell’anno seguente (lettera Santocchi n. 5505, 27 novembre 1865). Lambertini lamenta il 5 gennaio lo stato critico della Compagnia, stanti gli scarsi incassi serali, tali da ventilare l’abbandono dell’impresa e il trasferimento al Teatro di Livorno. Il delegato apostolico replica che causa primaria della diserzione di pubblico è stato il prezzo di palchi e galleria, e per il Consiglio municipale l’assenza di alcuni attori principali dell’elenco di Sivori, del vestiario e degli oggetti di scena inadeguati, il contratto viene rescisso (verbale del Consiglio 6 gennaio 1866).

sitografia

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