La mobilitazione civile e il sostegno alla popolazione
print this pageGià nella primavera del 1915, in vista del futuro impegno italiano nel conflitto, vengono istituiti nella provincia dei Comitati di mobilitazione civile, affinché, in caso di guerra, tutta la popolazione rimasta a casa – donne, bambini, anziani – possa sopperire all’assenza degli uomini partiti per il fronte. Sono in particolare le donne a prendere il posto degli uomini sia in campagna che nelle fabbriche.
I Comitati si occupano anche dell’assistenza ai figli dei richiamati alle armi, oltre che svolgere funzioni di sorveglianza notturna. Un loro ulteriore compito è quello di soccorrere i profughi che, numerosi, fuggono dalle zone di guerra.