- Indirizzo
- largo Sant'Eufemia 19 , 41121 Modena
- Tag luogo
Notizia/Descrizione
Il complesso delle ex-carceri femminili di Sant’Eufemia trae origine da un antico monastero femminile, fondato dal vescovo Eriberto nella seconda metà dell’XI dal momento che compare nei documenti per la prima volta nel 1071. L’edificio seguì le alterne fortune dell’istituzione conventuale: dopo un lungo periodo di decadenza nei secoli finali del Medioevo, il monastero divenne punto di riferimento per la nobiltà modenese, tanto che nel corso del Seicento si registra una straordinaria fioritura economica e di vocazioni. Un ultimo ampliamento del convento avvenne a partire dal 1783, quando alla comunità modenese furono aggregate circa sessanta monache benedettine provenienti da Reggio Emilia. Come molti altri in città, il monastero fu soppresso nel 1798 per ordine del governo napoleonico e gli edifici adibiti a caserma degli Artiglieri Cisalpini. La funzione carceraria, destinata alla correzione della popolazione femminile, fu invece istituita nel 1818, all’indomani del ritorno dei duchi. Nel 1830 trovarono posto nel grande edificio, restaurato per l’occasione da Santo Cavani, anche la caserma dei Dragoni Estensi, l’Economato militare e le Carceri Giudiziarie. Nel 1895 la parte del palazzo affacciata su via Sant’Eufemia fu destinata a ospitare alcune facoltà della locale Università, che in anni recenti ha acquistato anche la porzione meridionale dell’immobile da destinare a nuove aule didattiche