Notizia/Descrizione

La Villa Gandini di Formigine venne costruita intorno agli anni Trenta del XIX secolo, poco fuori del borgo di Formigine, per volontà dei patrizi Pietro e Giovanni Gandini, funzionari dello stato austro-estense. Progettata dall'architetto di corte Francesco Vandelli, la villa rappresenta un tipico esempio di residenza di campagna ottocentesca, posta com'era al centro di un'ampia tenuta di campagna, ma anzitutto circondata da un vasto parco realizzato secondo la moda del momento. A impreziosire la residenza contribuì più tardi anche Luigi Alberto Gandini, figlio di Giovanni, noto per la sua passione collezionistica. Vandelli strutturò l'edificio attorno al grande atrio, che divenne così il nucleo distributivo attorno a cui ruotano le diverse stanze, ma l'elemento che impronta scenograficamente il vano è l'ellisse che sfonda la volta, tema ampiamente utilizzato nelle ville nobili fra Sette e Ottocento che viene ripreso anche nel pavimento in battuto veneziano. L'atrio è ornato da quattro tele di Domenico Baroni, realizzate nel 1844, a comporre un ciclo di soggetto biblico. Allo stesso anno risalgono anche i due rilievi di Luigi Mainoni, sempre raffiguranti episodi dell'Antico Testamento, che ornano il salone d'onore. Alla committenza del conte Luigi Alberto, proprietario della villa dal 1871, spettano le decorazioni eseguite da Andrea Becchi a partire dagli anni Ottanta: il clipeo della volta del salone d'onore, raffigurante Amore e Psiche, e la sala da pranzo ovale al piano terra. Oggi la villa, dopo un accurato restauro, ospita la Biblioteca comunale di Formigine

Attività G&M

EUROPA ‘800: LIEDER, ROMANZE E MELODIES

Relazioni