Notizia/Descrizione

Il monastero benedettino di San Pietro fu fondato nel 996 dal vescovo modenese Giovanni. Dopo periodi di alterne fortune l’intero monastero fu assegnato nel 1434 da papa Eugenio IV alla Congregazione di Santa Giustina. Come accaduto altrove, i monaci della Congregazione iniziarono una vasta attività di ricostruzione degli edifici monastici che si protrassero per tutto il XVI secolo. Nel 1476 fu dato avvio al cantiere della chiesa, su progetto del carpigiano Pietro Barabani e dei figli, lavori che furono conclusi soltanto nel 1568. Con le soppressioni napoleoniche parte del complesso abbaziale venne destinato ad altri usi: in particolare gli edifici che prospettavano verso sud, affacciati alle antiche mura della città, furono trasformati in caserme, funzione che mantennero fino alla fine del XX secolo, per poi essere abbandonati in uno stato di progressivo degrado. Il resto del complesso ha invece visto il ritorno dei monaci già all’indomani della Restaurazione. Mentre la chiesa fu oggetto di imponenti lavori di restauro e trasformazione a partire dal 1876, fino al principio del XX secolo, il monastero ha visto solo negli ultimi anni un recupero degli antichi spazi. La facciata del monastero, prospiciente su via San Pietro, presenta ancora l’antico portale seicentesco disegnato da Prospero Pacchioni e l’orologio dipinto, attivato nel1720 aparziale risarcimento dei danni arrecati dall’occupazione delle truppe di Luigi XIV. Da segnalare il chiostro di Levante che mantiene intatto l’elegante aspetto cinquecentesco dei suoi porticati

Attività G&M

"SU QUESTA PIETRA..."

ARTE NEI MONASTERI, ARTE PER I MONASTERI

BERNARDINO CERVI SAN BENEDETTO INCONTRA RE TOTILA

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