- Indirizzo
- Corso Canalgrande 75, 41121 Modena
- Tag luogo
Notizia/Descrizione
La prima menzione di un edificio di culto nel luogo oggi occupato dalla chiesa di San Vincenzo risale alla fine del XIII secolo, ma fu soltanto all’inizio del Seicento che si iniziò la costruzione dell’attuale edificio. I Padri Teatini, da poco entrati in possesso della struttura, decisero di ruotare la chiesa in modo che su corso Canalgrande, divenuta nel frattempo una delle strade principali della città, si mostrasse il fronte dell’edificio e non più l’abside. Nel 1617 cominciarono i lavori, affidati a Paolo Reggiani, cui subentrò nel 1634 Luigi Bartolomeo Avanzini, architetto al servizio del duca Francesco I. L’architetto ideò la decorazione interna, con il probabile apporto di Gaspare Vigarani, ma il suo progetto per una imponente cupola venne ritenuto inidoneo e il proseguimento dei lavori fu così affidato a Guarino Guarini. Il nuovo disegno, che piacque molto al duca, non vene tuttavia realizzato , così più tardi si ripiegò su una soluzione più modesta, messa infine in atto nel 1660. La chiesa venne terminata soltanto un secolo più tardi, nel 1761, quando anche la facciata risulta compiuta. Dopo l’epoca delle soppressioni, col ritorno del governo austro-estense, la chiesa divenne il nuovo Pantheon della dinastia, per ordine di Francesco IV che qui ordinò venissero trasportate le tombe dei sui predecessori. L’interno si caratterizza così per la ricca stratificazione che vede alternarsi altari, statue e pale dipinte che vanno del XVII secolo fino agli ultimi anni del ducato. Nel 1944 la cupola e gran parte del presbiterio crollarono per effetto di un bombardamento alleato e si presentano oggi privi degli affreschi originari