Notizia/Descrizione

Gran parte della struttura del Teatro Rossini di Lugo va assegnata a Francesco Petrocchi che eresse i muri perimetrali e parte degli interni tra 1758 e 1759, dopo che l’anno precedente una porzione dell'orto dei Carmelitani era stata acquistata appositamente per erigere l’edificio. Nel 1760 Antonio Galli Bibiena si impegnò a portare a compimento il teatro, adottando la stessa tipologia di sala a campana, con quattro ordini di palchi, già utilizzata per il Teatro Comunale di Bologna pochi anni prima (1755-63) e poi ripresa ulteriormente a Mantova e Parma. Tuttavia di questa impalcatura, perfettamente aderente alla struttura disegnata e costruita dal Petrocchi, non resta oggi quasi più nulla. Infatti, la completa ristrutturazione eseguita nel 1819-21 da Leandro Marconi e  il successivo rifacimento delle decorazioni interne, dovute alla mano di Benedetto Crescentini nel 1855, hanno conferito al teatro un aspetto tipicamente ottocentesco. Il Novecento segnò un lungo periodo di crisi, dapprima con la trasformazione in sala cinematografica, dopo la Prima guerra mondiale, e poi per una lunga fase di totale abbandono. Soltanto negli anni Ottanta il teatro è stato completamente recuperato grazie a un restauro eseguito da Pier Luigi Cervellati

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