- Indirizzo
- largo Porta Sant'Agostino, 41121 Modena
- Tag luogo
Notizia/Descrizione
La chiesa di Sant'Agostino fu edificata su un edificio precedente a partire dal 1338. Affidata ai frati agostiniani, che vi fondarono un attiguo convento, essa fu scelta dal duca Alfonso IV come sede delle esequie del padre Francesco I, nel 1659. In quell'occasione fu realizzato, su disegno di Gaspare Vigarani, un ricco apparato effimero celebrante i santi re e regine imparentati con la famiglia ducale. Dall'anno successivo Gian Giacomo Monti iniziò la trasformazione dell'edificio che, secondo il volere del duca, doveva divenire il Pantheon estense, sede della celebrazione della dinastia in occasione di riti sociali e religiosi, quali matrimoni e funerali. La decorazione interna doveva trasferire in materiali duraturi l'apparato effimero messo in piedi l'anno precedente dal Vigarani. Fu creato così un involucro interno isolato rispetto alle murature e caratterizzato da un ampio apparato in stucco, ricco di statue e rilievi, e completato da altari laterali e un soffitto ligneo dipinto. Mentre le tele degli altari sono quasi tutte andate perdute, il soffitto ligneo si prensenta ancora integro anche se pesantemente restaurato nel XIX secolo. Esso è arricchito da pitture realizzate da artisti provenienti dai cantieri ducali di Modena e Sassuolo: da Francesco Stringa a Olivier Dauphin, a Sigismondo Caula e Angelo Michele Colonna. Gian Giacomo Monti e Baldassarre Bianchi sono autori anche degli affreschi del presbiterio e della volta. All'interno trova posto il Compianto di Antonio Begarelli, in origine nella chiesa di San Bernardino. Il convento, trasformato alla fine del Settecento in Albergo dei poveri, è stato parzialmente acquistato dal Comune di Modena, insieme alla chiesa, nel 1881