- Indirizzo
- corso Duomo, 41121 Modena
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Notizia/Descrizione
Il Duomo di Modena fu edificato sui resti della cattedrale precedente a partire dal 1099 per volontà dei cittadini modenesi e del clero maggiore, che affidarono la direzione dei lavori all'architetto Lanfranco, celebrato nell'epigrafe scolpita sull'abside centrale. Il programma decorativo, modificato più volte e al quale si alternarono scultori di provenienza diversa, fin dall'origine fu caratterizzato dalla presenza di un ricco e vario apparato scultoreo. Numerose sono le figure umane e fantastiche che ricoprono i capitelli, i rilievi dei tre portali originari e le cosiddette metope, elementi posti a scandire le partizioni del tetto. Il significato di questo complesso programma si chiarisce nei quattro rilievi eseguiti da Wiligelmo per la facciata, in cui si sottolinea la centralità della Chiesa modenese nell'opera di salvezza dei fedeli. L'interno presenta ancora diverse tracce delle ricche decorazioni che si sono sovrapposte nel corso dei secoli, oggi quasi completamente cancellate dai restauri ottocenteschi. Il pontile, opera di maestranze locali attive nella seconda metà del XII secolo, fu modificato già nel Duecento dai maestri Campionesi cui si devono numerosi interventi all'edificio, l'innalzamento del transetto e l'apertura di rosone e porte laterali in facciata, così come la completa ridipintura dell'interno. Delle ricche cappelle rinascimentali restano oggi soltanto gli affreschi della cappella Bellincini, il Presepe in terracotta (1527-31) realizzato da Antonio Begarelli e la grande Pala di San Sebastiano di Dosso Dossi. Nella cripta, decorazioni barocche circondano la tomba di San Geminiano, patrono della città, mentre al suo fianco trova posto la Madonna della Pappa (1480-85), pregevole gruppo in terracotta eseguito da Guido Mazzoni per scomparsa la chiesa di Santa Cecilia