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Villa Giulia è oggi il museo più rappresentativo della civiltà etrusca ed accoglie non solo alcune delle più importanti creazioni di questa civiltà, ma anche prodotti greci di altissimo livello, confluiti in un'area che fu tra l'VIII e il V secolo a.C. uno straordinario punto d'incontro di genti diverse.
Eracle nel museo
Se Vulci esibisce nella Tomba del Kottabos ben tre vasi attici a figure nere con Cerbero, è senz’altro Cerveteri il centro etrusco che nel nostro Museo mostra la più alta concentrazione di ceramiche raffiguranti gli episodi della vita dell’eroe. A Cerveteri d’altra parte è attestato un importante santuario a lui dedicato in località S. Antonio, dal quale proviene la famosa coppa di Eufronio e Onesimos. Non è forse un caso che proprio Cerveteri ci abbia dato la pelike con la rarissima rappresentazione di Eracle in disputa con la Vecchiaia. Dalla necropoli della Banditaccia viene anche una kylix a figure rosse firmata da Epiktetos (520-510 a.C.) con l’uccisione del re egiziano Busiride da parte dell’eroe di ritorno dal Giardino delle Esperidi.
Tra le opere più significative è una monumentale coppa firmata da Oltos con Eracle in lotta contro il dio marino Nereo (520 a.C.).
Il tema più ricorrente è quello della lotta contro il leone di Nemea, che ha diverse attestazioni anche nella Collezione Castellani, con opere di Maestri quale il Pittore di Kleophrades. Nella stessa collezione spunta ripetutamente anche lo scontro con Kyknos, il Gigante che minacciava con le sue scorribande i pellegrini diretti all’oracolo di Delfi.
La popolarità della saga dell’eroe è ben dimostrata da un piccolo skyphos a fondo bianco da Falerii decorato da ben tre delle più famose fatiche dell’eroe, quelle che lo contrapposero a pericolose e massicce bestie: il leone, il cinghiale e il toro.
Ma non solo nelle ceramiche il mito ebbe grande successo: nelle collezioni del Museo spiccano preziosi specchi in bronzo nei quali l’eroe presenta una iconografia più rara, con aspetto efebico e volto imberbe. Il tema più ricorrente in questi oggetti, probabilmente per le sue implicazioni amorose, è quello che vede l’eroe contrapporsi a Ippolita regina delle Amazzoni per il possesso della sua preziosa cintura.
A Veio infine la figura di Eracle giganteggia nelle maestose sculture in terracotta restituite dal santuario di Portonaccio, che rievocano il celebre nome dell’artista Vulca.
Informazioni utili
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Opere
- Anfora attica del Pittore di Michigan
- Eracle di Portonaccio
- Cratere attico dal tumulo Maroi
- Cratere attico dalla tomba 371 della Banditaccia
- Anfora attica dalla tomba 371 della Banditaccia
- Anfora (pelike) attica del Gruppo Matsch
- Anfora a figure nere del Pittore di Lysippides
- Anfora attica del Pittore di Antimenes
- Anfora attica del Pittore di Boulogne 441
- Anfora (pelike) del Pittore di Berlino
- Hydria ceretana del Pittore di Busiride
- Gruppo statuario
- Hydria attica del Pittore di Priamo