Eracle e Deianira
print this pageDopo aver combattuto il dio fiume Acheloo, Eracle sposa Deianira.
Un giorno, nel corso di una festa, Ercole uccise però per errore uno dei parenti di Eneo e decise così di espiare la colpa recandosi in esilio a Trachine.
Nel corso del viaggio, il centauro Nesso si offrì di traghettare Deianira sull’altra sponda, mentre Eracle li seguiva a nuoto. L’eroe accettò, ma il centauro tentò di violentare Deianira durante la traversata.
Allora Eracle lo uccide con le sue frecce micidiali. Mentre spirava, il centauro offrì a Deianira un contenitore con del liquido rosso, sussurrandole che avrebbe potuto utilizzarlo al bisogno, come potentissimo filtro d’amore, per tenere il marito stretto a sé: sarebbe stato sufficiente immergervi una delle sue vesti. Deianira prese l’ampolla e mantenne il segreto.
Raccolto un esercito, Eracle partì per Ecalia, in Eubea, al fine di punire il re Eurito che, tempo prima, gli aveva rifiutato la figlia Iole, dall’eroe lealmente vinta ad una gara di tiro con l’arco. Ercole sconfisse e uccise il re, fece di Iole la sua concubina e la inviò, insieme ad altre donne rese schiave, a Trachine da Deianira.
Eracle decise di ringraziare Zeus per il favore accordato, con un grande sacrificio. Si fece mandare, allora, per l’occasione, una tunica pulita da Deianira. Deianira, tuttavia, in preda ad una folle gelosia, convinta che Ercole volesse ripudiarla per sposare Iole, immerse la tunica nel liquido stregato che Nesso le aveva donato tanto tempo prima, sicura che questo avrebbe legato per sempre suo marito a lei.
Ma Nesso l’aveva tratta in inganno: il liquido era il sangue avvelenato del centauro e, appena, la stoffa sfiorò la pelle dell’eroe, il veleno iniziò a corroderne le carni, gettandolo in un dolore insopportabile. Il tessuto si incollò al corpo e mentre Eracle cercava di strapparselo di dosso, anche la carne si lacerava, a brandelli.
Deianira, intanto, in preda ai sensi di colpa, resasi conto dell’inganno di Nesso, si impiccò.