Museo Claudio Faina
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- http://www.museofaina.it
La collezione Faina venne raccolta dai conti Mauro ed Eugenio, a partire dal 1864. Ereditata da Claudio junior, fu da lui conservata e resa pubblica nel 1954. Secondo una tradizione il nucleo originario della raccolta sarebbe costituito da 34 vasi donati al conte Mauro dalla principessa Maria Bonaparte in Valentini, figlia di Luciano Bonaparte – lo scopritore delle necropoli di Vulci – e nipote di Napoleone.
Mauro Faina gestì la raccolta fino al 1868, quando, alla sua morte, venne ereditata dal fratello Claudio e affidata alle cure del nipote Eugenio. La collezione, ospitata inizialmente nel palazzo di famiglia a Perugia, fu trasferita ad Orvieto negli ambienti dove ha ancora sede. Ad Eugenio si deve un mutamento negli indirizzi collezionistici: egli cessò di acquistare antichità sul mercato d’arte e indirizzò l’interesse verso i reperti che, lungo gli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento, venivano riportati alla luce nelle necropoli orvietane.
La raccolta divenne di notevole importanza e il mondo scientifico iniziò ad interessarsi ad essa. Nel 1888 venne pubblicato il primo catalogo a stampa, a cura di Domenico Cardella “professore nelle scuole secondarie di Orvieto”. Il libriccino è prezioso in quanto descrive lo stato del museo alla fine dell’Ottocento e fornisce per i reperti esposti indicazioni, quali la provenienza e la collocazione, che, altrimenti, sarebbero andate perdute. Fissa anche sostanzialmente la consistenza della raccolta dato che Eugenio Faina in quegli anni scelse di non incrementare ulteriormente la propria collezione e si batté per la formazione e l’accrescimento di un Museo Civico Archeologico in Orvieto.
Eracle nel museo
Lungo il percorso espositivo attuale del museo, che occupa il piano nobile e il secondo piano di Palazzo Faina, sono esposte diverse opere dove è raffigurato Eracle.
In particolare si segnala un nucleo importante di vasi attici a figure nere e rosse che comprende, al proprio interno, alcuni capolavori assoluti, come due anfore attribuite ad Exekias da annoverare fra i maggiori ceramografi attici nella tecnica a figure nere. La sua attività come pittore si colloca nel terzo venticinquennio del VI secolo (550-525 a.C.), mentre come vasaio è probabile che sia stato attivo più a lungo.
Informazioni utili
Piazza Duomo, 29 - Palazzo Faina
05018 Orvieto
Tel. (+39) 0763.341216-0763.341511 e Fax: (+39) 0763.341250
sito web: www.museofaina.it
e-mail: info@museofaina.it
Orari:
dal 01/04 al 30/09: 9:30 - 18:00
dal 01/10 al 31/03: 10:00 - 17:00
dal 01/11 al 31/03: chiuso il lunedì
Biglietti:
Intero € 4.50
Ridotto € 3,00 (possessori di biglietti bus e funicolare, senior, studenti, gruppi famiglia, gruppi adulti).
Visite guidate € 2,00 extra (gruppi di almeno 15 persone)
Opere
- Anfora del Pittore di Andokides
- Anfora a figure nere del Pittore di Rycroft dalla necropoli di Crocefisso del Tufo di Orvieto
- Anfora a collo distinto del Pittore di Chiusi
- Anfora attica attribuita ad Exekias
- Cratere a colonne
- Anfora a figure nere del Pittore di Chiusi dalla necropoli di Crocifisso del Tufo di Orvieto
- Anfora attica di Exekias
- Anfora del Pittore delle Linee Rosse
- Anfora a figure nere del Pittore di Eucharides
- Stamnos a figure nere della cerchia del Pittore di Antimenes
- Anfora del Pittore di Amasis
- Anfora del Pittore di Berlino 1686
- Applique figurata in bronzo
- Bronzetto figurato