Pagliari Annibale, figlio di Pagliari Costanzo, nacque il 29/12/1892 a Calvisano. Fu un soldato del ventiquattresimo reggimento dell’artiglieria da campagna. Morì tristemente il 29/11/1918 per malattia, specificatamente di polmonite nell’ospedale di campo 099.
Annibale passò gli ultimi anni della sua vita nella città Marsa Susa, che si trova nella regione della Libia chiamata Cirenaica. Egli scrisse diverse lettere dirette a sua madre, noi ne possediamo tre.
Trascrizione della lettera di Annibale Pagliari indirizzata alla madre dalla Libia
Cirenaica Marsa Susa li 25-3-18
Vengo con questa mia onde comunicarti l’ottimo stato della mia salute, così spero ed auguro sia di te e tutta la nostra famiglia, l’ultima tua che ricevetti appresi che godete tutti buona salute, e ne sono molto contento. Ti devo ringraziare di tutto ciò che ai mandato, perciò ti confermo che ho ricevuto il vaglia speditomi il 4 febbraio e l’altro il 21 dello stesso mese ricevei pure il secondo pacco che mi ai spedito, che conteneva tre stecche di torrone un pezzo di formaggio e pane, stette molto tempo in viaggio, ma la roba ti assicuro che lo trovata buonissima, e di nuovo ti ringrazio infinitamente. Quando avrò ricevuto l’altro che m’ai detto d’aver spedito sarà mio dovere farti avvertita. Ti faccio noto che qui ora comincia a far caldo e sai bene che quando fa caldo l’appetito si va diminuendo perciò si mangià di meno e […] credo che il pane sia sufficiente quello che mi passa il governo, perciò credo opportuno avvertirti che non mene abbisogna più pane, se mi spedirai qualche paco di conpanatico o frutta secche lo riceverò con molto piacere. Già che mi trovo un pochino di tempo, quanto segue ti voglio pure comunicare, fortuna volle che potei trovare un po’ di latte di capra, lo pago due lire al litro e vero che è molto caro ma sono pure contento, che posso mangiare quel pane biscotto che mi ai mandato, almeno bagnato. E da tempo che qui è partito il figlio di Bicchierai per ricorsi in licenza, e non so’ forse se sarà anche arrivato, credo la conoscerete che la sua famiglia abbitava col Sg. Tilli […] di Calvisano, ed a’ propposito lò incaricato di venirvi a trovare e farvi i miei saluti.
In due parole vi spiegherò quanto io abbia fatto per la […], non potei ottero nulla… Se desiderate come io pure desiderio di vederti dovete inviarmi uno scritto il quale accenni il fa bisogno della mia presenza in famiglia, e per maggiore valore se è possibile ottenere la firma di qualche persona che potrebbe esseri in appoggio: Spero ci saremo intesi: non mi resta altro da dire; speriamo che col vostro aiuto posso riuscire al mio intento. Augurando all’intera famiglia buona salute, agli auguri unisco i più affettuosi saluti, un saluto d’affetto tuo aff.imo figlio Annibale Pagliari
Auguro di vero cuore Buone feste Pasquali a tutti in famiglia.