Metodologia e risultati di una ricerca sistemica d’archivio
print this pagedi Valentina Alestra e Salvatore Candela
Per avviare le attività di ricerca del progetto “Nobiltà alla Carta” è stato realizzato un piano operativo preventivo che ha determinato un approccio sistemico alla consultazione della documentazione d’archivio. La prima fase del piano ha previsto la selezione delle unità archivistiche (buste, registri, volumi, ecc.) potenzialmente inerenti al tema generale del progetto ed è stata condotta attraverso la consultazione degli inventari dei 17 archivi di famiglie nobiliari siciliane conservati presso la sede “Gancia” dell’Archivio di Stato di Palermo. Le famiglie di cui sono stati analizzati gli inventari sono le seguenti: “Alliata, principi di Villafranca”, “Amato e De Spuches di Galati”, “Burgio d’Aragona”, “Colonna di Cesarò”, “Fatta del Bosco”, “Firmaturi”, “La Grua e Talamanca”, “Lanza, principi di Trabia”, “Lucchesi Palli, principi di Campofranco”, “Moncada di Paternò”, “Mortillaro di Villarena”, “Nelson. Amministrazione Duce di Bronte”, “Papè di Valdina”, “Principe di Belmonte”, “Principe di Camporeale Beccadelli Bologna”, “Principe di Linguaglossa”, “Valguarnera di Niscemi”. Prima di procedere con la consultazione degli stessi, è stata elaborata una scheda digitale di raccolta dati caratterizzata da campi che permettessero una ricerca mirata delle informazioni nelle singole unità archivistiche, ai fini della successiva redazione dei contenuti divulgativi. Le informazioni rilevate sono le seguenti: fondo archivistico di appartenenza, numero dell’unità archivistica, consistenza (numero delle carte di ciascuna unità), estremi cronologici, macroarea tematica (presunta tematica di appartenenza del contenuto dell’unità archivistica, ovvero alimenti, allevamento, architettura, artigianato, colture, contabilità, ricette, miscellanee, ecc.), chiave tematica (considerata quale sottocategoria della macroarea tematica. Ad esempio, per la macro alimenti, il vino, il frumento, ecc.), descrizione ( nella singola unità archivistica il riferimento letterale del contenuto alla tematica della macroarea), luoghi (riferimenti territoriali eventualmente riscontrati nel documento), inerenza (presenza o meno di documentazione inerente alla ricerca), note (eventuali segnalazioni interessanti sul contenuto dell’unità). L’attività di raccolta dati ha portato alla selezionate di 1764 unità archivistiche ritenute da visionare.
E’ stata dunque avviata la ricerca sul campo, secondo alcuni criteri generali. Per velocizzare i tempi di ricerca ed evitare inutili duplicazioni nel lavoro svolto, la squadra di lavoro è stata suddivisa in 4 sottogruppi ai quali sono state assegnate, per ciascun archivio di famiglia, le unità archivistiche relative ad una singola chiave tematica; talvolta un sottogruppo ha proseguito lavorando alle macroaree tematiche di un intero fondo. La selezione dei documenti è avvenuta a campione, secondo un criterio di tipo cronologico, ovvero selezionando una sola unità archivistica tra quelle con uguale chiave tematica e descrizione, relative al medesimo periodo storico, velocizzando di fatto i tempi di ricerca. L’esame di ciascuna unità archivistica ha portato quasi sempre all’individuazione di unità documentarie inerenti alla ricerca generale, le quali sono state fatte oggetto di descrizione attraverso la compilazione di singole schede archivistiche, una per ciascun documento prescelto. La scheda ha previsto l’inserimento delle seguenti informazioni: fondo archivistico, numero dell’unità archivistica di appartenenza, numero dell’unità documentaria ritenuta inerente all’interno dell’unità archivistica esaminata, titolo (originale o desunto, che individua la tipologia del documento), data del documento (anno o arco cronologico di riferimento), contenuto (specifica delle informazioni rilevate nel documento), forma esteriore (descrizione delle caratteristiche formali delle unità documentarie), foto (indicazione dell’eventuale acquisizione ottica del documento), numero di foto, redattore (nome del ricercatore che si è occupato della compilazione della scheda), campo note. Talvolta è stata ritenuta inerente, e dunque schedata, l’intera unità archivistica.
La seconda selezione, compatibilmente con il cronoprogramma di progetto e in base ai risultati del primo screening, si è concentrata inizialmente sui fondi di famiglia ritenuti contenutisticamente più rilevanti: “Alliata, principi di Villafranca”, “Colonna di Cesarò”, “Lanza, principi di Trabia”, “Lucchesi Palli”, “Moncada di Paternò”, “Papè di Valdina”, “Valguarnera di Niscemi”. Valutando la qualità e la quantità di documenti inerenti alla tematica progettuale, lo studio è stato ulteriormente ristretto a quattro fondi archivistici: l’archivio “Alliata, principi di Villafranca”, l’archivio “Lanza, principi di Trabia”, l’archivio “Moncada di Paternò” e l’archivio “Valguarnera di Niscemi”. Di tali fondi sono stati esaminati 535 documenti e compilate altrettante schede archivistiche digitali contenenti le informazioni da “tradurre” in contenuti divulgativi. Tali dati hanno rappresentato di fatto il materiale testuale necessario per redigere le “schede di famiglia” del progetto “Nobiltà alla Carta”. Ben 59 dei documenti archivistici selezionati sono stati digitalizzati per essere posti in evidenza sulla piattaforma, anche con l’immagine originale, come contenuti speciali.