Parco della Rimembranza

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Alle iniziative di commemorazione dei Caduti viadanesi, che potremmo definire sorte dal basso, alla fine del 1922 si aggiunse quella dell’istituzione dei Parchi e dei Viali della Rimembranza voluti dal Sottosegretario all’Istruzione Pubblica on. Dario Lupi e realizzati nel capoluogo e in quasi tutte le frazioni nel corso del 1923-24. Il Parco della Rimembranza di Viadana fu creato nel prato denominato Rocchina, un’area di metri 150x30, posta nei pressi del monumento. Nel Parco furono messi a dimora 124 alberi sul cui tronco una targhetta  riportava nome e cognome del soldato, grado, data della morte e luogo. Le indicazioni operative ministeriali furono estremamente dettagliate e previdero un apposito Comitato esecutivo costituito da rappresentanti dell’Amministrazione comunale e delle Scuole in stretta collaborazione. Nel mantovano fu il Provveditore agli Studi prof. Ernesto Barilli, viadanese, a coordinare l’impianto di tali “selve votive”. La custodia degli alberi fu affidata agli alunni delle scuole elementari. Il Parco della Rimembranza ebbe una recinzione in ferro realizzata dal fabbro viadanese Ernesto Castellani su disegno di Antonio Malacarne, l'attuale cancello è del 1964; il giardino contiene ancora qualche decina degli alberi originariamente piantumati ed è fruito oggi come parco pubblico nel cui spazio centrale dal 1979 vi è un monumento dello scultore G. Soncini di Reggio Emilia dedicato "AI BERSAGLIERI CADUTI DI TUTTI I TEMPI", corpo in cui molti Viadanesi hanno militato nelle due guerre e anche in tempo di pace.