La costituzione organica di una vera e propria collezione d'arte, presso la sede storica della Camera del Lavoro di Genova, in vico Tana 1, inizia a prendere forma nei primi anni '80 del Novecento con la donazione di due opere pittoriche di Giovanni Governato ("Donne spezzine per l'Oto Melara", del 1951 e "L'attesa" del 1946) offerte dalla figlia Miria e collocate nel salone di rappresentanza a lui dedicato in qualità di Segretario Regionale dei Pittori e degli Scultori.
Promotore dell'iniziativa è Enrico Bruno Novali, pittore e scultore, Segretario Regionale, e poi Generale, del Sindacato Nazionale Artisti di Genova, che, subentrato negli anni '70 a Eugenio Disconzi (a sua volta prosecutore dell'attività di Giovanni Governato) continua la linea programmatica della CGIL per il mondo dell'arte figurativa, in un ideale percorso di continuità nella tutela e nella valorizzazione delle professioni dell'arte, rafforzandone le proposte operative e la presenza nel contesto culturale cittadino.
Impegnandosi strenuamente nell'apertura di un dialogo con le istituzioni del territorio preposte alla cultura, Enrico Bruno Novali organizza oltre trenta Rassegne d'Arte contemporanea, [vedi la pagina delle mostre sindacali con i VIDEO e i CATALOGHI] allestite tra il 1977 e il 2003 nei principali Palazzi storici di Genova, come Palazzo Ducale, la Commenda di San Giovanni di Pré, la Loggia della Mercanzia, Palazzo della Meridiana e Palazzo San Giorgio.
Buona parte delle opere confluite nella Quadreria CGIL di Genova provengono da queste esposizioni, donate dagli artisti iscritti al Sindacato come testimonianza di una partecipazione attiva al percorso di rinnovamento nel rapporto tra artisti e committenza pubblica e una nuova sensibilità verso le collezioni d'arte contemporanea, testimoniata anche dall'inaugurazione a Genova, negli stessi anni, del Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, inaugurato nel 1985.
La Quadreria CGIL di Genova si configura fin dall'inizio come una collezione eterogenea e pluritematica, formata da sculture e opere di pittura e grafica eseguite con tecniche e stili diversi, rappresentando tutte le tendenze e le correnti artistiche della pittura ligure della seconda metà del Novecento, presenti nel Sindacato Nazionale Artisti attraverso alcuni dei suoi più illustri esponenti. Particolare attenzione viene riservata agli artisti più giovani, che trovano così un primo riconoscimento formale alla loro attività; Enrico Bruno Novali sostiene inoltre una concreta parità di genere, favorendo la presenza di artiste del mondo femminile spesso ostacolate, anche nell'ambiente dell'arte, nell'affermazione di un proprio ruolo protagonista.
Ne consegue una Raccolta d'Arte di particolare pregio e ricchezza espressiva, che accomuna artisti affermati, oggi storicizzati, ad altri emergenti e poi confluiti nel contesto accademico o dell'insegnamento, piuttosto che nella libera professione.
Una collezione in cui opere e artefici, pur nelle diversissime personalità, si ritrovano accomunati da un comune ideale del fare artistico, da un'aspirazione al bello e un'idea di condivisione che permetta a tutti di fruirne, a cominciare da chi, nella Casa del Sindacato, opera ogni giorno per dfendere i diritti e la dignità di tutti i lavoratori.
L'allestimento segue infatti un modello riconducibile a quello del "museo diffuso", con le opere distribuite negli uffici Confederali e in quelli delle Categorie e dei Servizi, impreziosendo i locali della Camera del Lavoro e offrendo bellezza formale e di significato a chi vi si reca, ricercando in essa un luogo di incontro per la concertazione di possibili soluzioni ai problemi del lavoro.
Nel 1997 la Quadreria viene coinvolta nel trasferimento della Camera del Lavoro di Genova (concertata dal Segretario Generale Renzo Miroglio, il Segretario Regionale all'Organizzazione Angelo Sottanis e il Segretario all'Organizzazione della Camera del Lavoro Sergio Parola) dalla sede di vico Tana al nuovo complesso nel quartiere di Cornigliano, nel cuore dell'area industriale della città. All'inaugurazione, il 7 settembre 1997, il Segretario Nazionale CGIL Sergio Cofferati visita anche la collezione, sottolineandone il valore storico e simbolico.
Con la riforma dei Sindacati di Categoria, che determina lo scioglimento del Sindacato Nazionale Artisti su tutto il territorio nazionale e la confluenza delle varie figure professionali in altre categorie, la Raccolta d'Arte non perde la sua funzione, si arricchisce anzi nel tempo di nuove opere, contando alla data odierna 112 opere di pittura e grafica, oltre a 14 sculture. Anche l'attività espositiva continua fino al 2003, attraverso la costituzione dell'Associazione culturale "Presenze 2000", sotto l'egida della CGIL, realizzando anche iniziative a scopo benefico, come la mostra "Girotondo 2000: gli artisti della CGIL e i bambini del Gaslini" ed esposizioni in contesti pubblici come la Serra Liberty di Arenzano (GE) e l'antico Oratorio dei Disciplinati di Manarola (SP).
Il progetto di riordinamento della Quadreria CGIL di Genova ha permesso di approfondire le conoscenze storiche sull'attività del Sindacato Nazionale Artisti e ricostruire la provenienza delle opere, delineando percorsi tematici che spaziano dal lavoro nell'arte ai temi formali e sociali dell'arte stessa, conferendo all Quadreria CGIL di Genova dignità compiuta di collezione d'arte, destinata ad arricchirsi nel tempo.
Con la realizzazione di una mostra virtuale la sua promozione e valorizzazione vuole superare i limiti degli spazi fisici del riallestimento e offrire la sua conoscenza a un pubblico più vasto e idealmente senza confini, trasformando il museo di collezione in un museo di narrazione, capace di coinvolgere e comunicare i suoi più profondi significati.
Sull'attività di Enrico Bruno Novali, vedi: L'arte come lavoro
[Video dell'inaugurazione della Quadreria CGIL di Genova, 1997 - Intervista a Enrico Bruno Novali]