Nato a Bondeno (FE) nel 1925 in una famiglia poverissima, si trasferisce a Ferrara, dove si diploma all'Istituto d'Arte "Dosso Dossi".
Vive la tragedia della deportazione nel l campo di concentramento di Buchenwald, dove viene torturato. Durante la prigionia, dal 1943 al 1945, inizia a disegnare. Salvato da un medico americano, al rientro in Italia si dedica completamente alla pittura, collaborando per alcuni anni con Carlo Rambaldi.
Durante le lunghe escursioni sulle sponde del Po si appassiona ai temi della natura e del paesaggio, realizzando una serie cospicua di disegni.
La sua produzione pittorica sviluppa anche i temi della figura umana e della natura morta, espressi in un realismo attento soprattutto alla psicologia dei soggetti raffigurati.
Nel 1960 si trasferisce a Modena e collabora con la casa editrice "La Tribuna" di Piacenza, realzzando le copertine di alcuni romanzi della collana "Galassia".
Pittore e grafico, espone in oltre duecento mostre collettive in Italia e all'estero, ricevendo numerosi riconoscimenti.
Una collezione di cinquantasei opere di Alberto Cavallari è conservata presso il Museo del Deportato di Carpi (MO) e altre opere sono presenti nella Galleria del Premio Suzzara.
L'opera conservata presso la Quadreria CGIL di Genova, "Vegetazione nel paesaggo" unisce il tema del paesaggio allo spiccato senso decorativo dell'autore, il cui segno incisivo delinea sulla tela anche un riferimento ai temi dell'ecologia.