Novali Enrico Bruno (1928-2016)

Enrico Bruno Novali, "Canto la morte di Guido Rossa. Un mattino di luce verrà", 1983.  Olio su tavola (cm. 127x100) / Piano terra - Atrio Nato a Genova il 30 aprile 1928, si diploma alla locale Scuola d'arte e mestieri "Galileo Galilei", sotto la guida dell'acquafortista Giuseppe Bodrato (1886-1954), che ne nota il talento, orientandolo allo studio dell'ornato e della pittura a olio. Nel dopoguerra perfeziona gli studi artistici con Orlando Grosso (1882-1968), frequentando alcuni corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Successivamente collabora per diversi anni con il pittore Antonio Giuseppe Santagata (1888-1985) e lo scultore Guido Galletti (1839-1977).
Esordisce con una mostra personale nel 1946 e nel 1947 espone a Buenos Ayres in una mostra di pittori italiani. Fino agli anni '60 consolida un repertorio di stampo prettamente figurativo, ricevendo commissioni per alcuni edifici ecclesiastici (una Madonna con Bambino e il Crocifisso dell'altare maggiore della Chiesa di San Giuseppe di Priaruggia a Genova, una pala d'altare per l'Oratorio di San Bartolomeo, a Genova, il Santuario di N.S. della Neve di Aqui Terme (AL) e la Chiesa dell’Assunta di Fontanile d’Asti).
A metà degli anni '70 passa a uno stile informale, sotto l'influenza del pittore Gianfranco Fasce (1927-2003); ne sono esempio alcune delle opere conservate presso la Camera del Lavoro di Genova, in cui sperimenta anche tecniche miste, oltre alla pittura a olio, unendo l'acrilico alla foglia d'oro.
Dalla collaborazione con Antonio Giuseppe Santagata, che assiste durante i lavori per il mosaico della cupola della Chiesa di San Giovanni Battista di Recco (Genova) acquisisce esperienza nella realizzazione di opere di grande formato.
La sua produzione artistica procede di pari passo con l'attività sindacale a favore delle professioni dell'arte e l'allestimento delle oltre trenta Rassegne d'arte contemporanea che organizza per il Sindacato Nazionale Artisti CGIL, ricoprendo l'incarico di Segretario Regionale e poi Generale (vedi: L'arte come lavoro)
All'inizio degli anni '2000 la sua continua sperimentazione artistica approda a nuove tematiche, come nel ciclo de "I fiori dell'immaginario"; caratteristiche inoltre le raffigurazioni delle Casacce, tradizionali processioni del Venerdì Santo durante le quali i portatori dei grandi Crocifissi scolpiti nel legno rievocano la tradizione devozionale delle antiche corporazioni liguri.

Caratteristiche anche le raffigurazioni di San Fruttuoso di Camogli, osservata dal mare, ricordo della pittura an plein aire e degli schizzi realizzati fin dall'età giovanile, grazie alla passione per la navigazione a vela.
Artista eclettico, compone musica e scrive in prosa e poesia, pubblicando una raccolta di racconti, intitolata "Per non morire", in cui tratta anche del rapporto con il movimento sindacale e i motivi ispiratori della sua arte.
Nominato Accademico Promotore dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, una sua opera, "Cala dell'Oro" è conservata presso la Galleria d'Arte Moderna di Genova Nervi.

Una sua opera "Vigore cromatico portuale" viene premiata nella Prima Biennale d'Arte Città di Genova dell'Accademia Ligustica di Belle Arti.
Nel 2012 e 2013 l’Università degli studi di Genova glia dedica due mostre personali antologiche, nell’ambito dell’evento espositivo e didattico “ArteinFormazione”, invitandolo a tenere  un ciclo di seminari sull’arte contemporanea, rivolto agli studenti dei corsi di “Comunicazione e musei virtuali” ed “Educazione all’immagine” della Facoltà di Scienze della Formazione, presso cui è conservata una collezione delle sue opere (Palazzo Eridania).
Moure a Genova il 24 gennaio 2026.
Per il suo rilevante impegno nella tutela e valorizzazione dei beni culturali nel territorio e la progettazione e realizzazione della Quadreria CGIL di Genova, è stato insignito della medaglia d'oro della Confederale Generale Italiana del Lavoro e nel 2022 gli è stata intitolata la Quadreria della Camera del Lavoro di Genova.


Biografia tratta dal sito web: www.enriconovali.it