Nato a Mosca nel 1914, figlio di un musicista italiano impegnato al Teatro Bolscioj, vive i suoi primi anni in questa città trasferendosi successivamente con la famiglia in Romania, dove si diploma all'Accademia di Belle Arti. Richiamato in Italia per gli obblighi di leva, si stabilisce a Genova nel 1938, dove rientra al termine dellaSeconda guerra mondiale.
Nel 1944 esordisce con la prima mostra personale a Genova e dal 1945 inizia l'attività di scenografo, realizzando scenari per compagnie di prova e di rivista. Scenografo titolare presso il Teatro Carlo Felice di Genova, lega il suo nome a importanti allestimenti di opere liriche a Genova e Milano.
Prosegue anche l'attività pittorica realizzando dipinti a olio che rievocano le suggestioni dell'astrattismo, mediate dalle esperienze novecentiste e dall'arte di Mario Sironi.
Segretario Generale del Sindacato Nazionale Artisti CGIL dal 1965 al 1975, partecipa a tutte le Rassegne d'Arte organizzate dalla sezione genovese, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1997.
La Quadreria CGIL d Genova conserva due sue significative tele, la prima legata al periodo informale, mentre nella seconda, "Grisù a Marcinelle" Disconzi mette a frutto la lezione di Picasso, parafrasando con diverse citazioni formali la tragedia di Guernica, per rappresentare il dramma dei 262 minatori periti nel crollo della miniera belga, l'8 agosto 1956 (tra i quali 136 sono italiani), suggerendo di fatto un'analogia tra le morti sul lavoro e le vittime innocenti di tutte le guerre, sempre ingiuste.