Nato a Genova nel 1914, si forma all'Accademia Ligustica di Belle Arti, esordendo nel 1932 alla Mostra del Sindacato Belle Arti della Liguria.
Riesce a conciliare gli studi artistici con il conseguimento della laurea in Scienze economiche; negli anni succesivi continuerà a esporre in tutte le mostre sindacali e in quelle della Società Promotrice di Belle Arti, la cui attività si interrompe all'inizio del secondo conflitto mondiale.
Carlo Cuneo riprende a dipingere nel 1943, sperimentando diverse tecniche, dall'affresco all'incisione. Nel 1953 una sua mostra personale viene ospitata dalla galleria genovese "San Matteo".
Nei decenni successivi espone nelle principali rassegne d'arte italiane, tra cui la VII e VIII Quadriennale di Roma, il Premio del Fiorino e la Mostra Internazionale della Grafica di Firenze, presso Palazzo Strozzi. Sue opere sono conservate presso la Galleria d'Arte Moderna di Ancona, il Teatro Ariston di Sanremo (IM), per il quale realizza l'affresco del soffitto, raffigurante le maschere della commedia dell'arte, la Galleria d'Arte Sacra Contemporanea di Assisi e in numerose collezioni private.
Iscritto al Sindacato Nazionale Artisti di Genova, è presente a tutte le Rassegne d'Arte a partire dalla 4° Mostra Provinciale Unitaria d'Arte, presso la Loggia dei Mercanti di Genova, nel 1989.
L'olio su tela conservato dalla Quadreria CGIL di Genova, realizzato nel 1980, richiama nelle intenzioni il celebre soggetto raffigurato da Édouard Manet nel 1863, attualizzandone il contesto e il significato: la quieta scena dei due giovani placidamente adagiati su un prato, al termine di un pic nic è permeata dall'atmosfera grigia e inquietante di un paesaggio dalla luce ovattata del sole di città, dove solo i sogni possono superare i colori delle case e delle ciminiere di un mondo nel quale la meraviglia della natura sembra soccombere.