Bonino Antonella (1960)

 Antonella Bonino, "Contrazione", 1996. Acquaforte/acquatinta, prova d'artista (cm. 17x11) / Piano 02 - Ufficio 05  Antonella Bonino, "Il doppio", 1993. Acquaforte/acquatinta, prova d'artista / Piano 02 - Ufficio 03Nata a Genova nel 1960, si diploma all'Accademia Ligustica di Belle Arti nel 1983, diventando docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico sperimentale "Paul Klee" di Genova.
Svolge attività pittorica e incisoria dal 1982, partecipando a esposizioni collettive e concorsi a carattere nazionale.
Nel 2020 ha ideato un legame tra la sua ricerca artistica e il tema del "filo", come elemento fisico e metaforico che lega e unisce le esperienze del pensiero.
Sue opere sono conservate presso il Gabinetto Internazionale Stampe di Bagnacavallo (Ravenna), l'Archivio del Museo di Arte Contemporanea Villa Croce di  Genova e la Collezione Civica Fiber Art di Chieri (Torino).
Ha esordito nelle mostre sindacali nel 1983, esponendo nella 4ª Mostra provinciale unitaria d'arte presso la Loggia della Mercanzia di Genova.
Ha fatto parte del Comitato Direttivo Nazionale e della Segreteria della sezione genovese del Sindacato Nazionale Artisti CGIL.
Nell'acquaforte/acquatinta (prova d'artista) intitolata"Contrazione" conservata presso la Quadreria CGIL di Genova il dinamismo del tratto scandisce il suo ritmo nello spazio, fermando il tempo nella sua contrazione. Scrive l'autrice in proposito: "All’interno della storia personale, intesa come filtro delle emozioni del vissuto, questa incisione è l’idea del legame che c’è tra due forze uguali che nella contrazione si fondono  o si allontanano pur restando sempre unite nell’intreccio complice della vita".
Della seconda acquaforte/acquatinta, "Il doppio", l'artista spiega: "E’ come se guardassi la realtà attraverso qualcosa, con la curiosità dell’uomo che spinge alla scoperta dell’infinito. Con la pacatezza dei rapporti geometrici che cercano di dissolvere le asperità delle cose idealizzandole, delle vecchie assi simulano una griglia, una divisione tra dentro e fuori, diventano filtro del flusso incessante tra realtà esteriore e interiorità. Il buio e la luce, il dentro e il fuori, legati da una catena...uno lo specchio dell’altro".