"Gli artisti sono lavoratori come tutti gli altri", diceva Enrico Bruno Novali, Segretario Regionale, e poi Generale, del Sindacato Nazionale Artisti di Genova dal 1975 al 2000.
Tanto schivo nel parlare di sé, quanto determinato nel sostenere la categoria di questi particolari lavoratori e la causa della valorizzazione dell'arte contemporanea ligure (anche se "più uso ai pennelli che alla penna” - diceva di se stesso) , accolse con entusiasmo l’idea di realizzare il catalogo, intitolato “Presenze” come testimonianza concreta della Quadreria della Camera del Lavoro, progettata e realizzata attraverso la donazione delle opere degli iscritti al Sindacato Nazionale Artisti di Genova.
Una categoria fatta di singole personalità, capaci tuttavia di trovare coesione nell'istanza comune dell'arte come lavoro e nella solidarietà a tutte le altre categorie di lavoratori.
Sono questi princìpi che si possono intuire nella Quadreria CGIL di Genova: l’omaggio di una categoria di lavoratori dell’intelletto e dello spirito, quanto della materia, che idealmente si connettono con chi ogni giorno mette la persona al centro, impegnando le proprie capacità e conoscenze al servizio della collettività e di tutti i lavoratori.
Così, se l’arte è stata capace fin dalla notte dei tempi di testimoniare il lavoro e la fatica dell’uomo, raffigurandone negli stili più diversi i protagonisti e le tematiche, nei suoi risvolti sindacali comprende la tutela e la promozione dei beni culturali, l’applicabilità delle norme giuridiche volte a tutelare l’attività dei professionisti della arti figurative ma soprattutto la promozione e la valorizzazione dell'arte contemporanea nella cultura del territorio, in un inscindibile legame storico ma anche di continua innovazione.
Nato a Genova il 30 aprile 1928, Enrico Bruno Novali si diploma alla Scuola d'arte e mestieri "Galileo Galilei", sotto la guida dell'acquafortista Giuseppe Bodrato (1886-1954), che lo avvia allo studio dell'ornato e della pittura a olio, intuendone il talento. Successivamente si trasferisce per alcuni anni a San Martino di Noceto (Rapallo), dove inizia la sua precoce produzione artistica con opere fortemente segnate dall'osservazione della natura, realizzando dipinti a olio con forti luci e colori.
Nel dopoguerra è allievo di Orlando Grosso e perfeziona gli studi artistici, frequentando alcuni corsi d ell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Successivamente lavora con il pittore Antonio Giuseppe Santagata e lo scultore Guido Galletti.
Esordisce con una mostra personale a Genova nel 1946 e nel 1947 partecipa a una mostra a Buenos Aires di pittori genovesi.
Agli inizi degli anni '60 inizia a ricevere commissioni di un certo rilievo, come il Crocifisso per l'altare maggiore della Chiesa di S. Giuseppe di Priaruggia e una pala d'altare per l'Oratorio di San Bartolomeo di Genova-Quarto, consolidando il suo primo repertorio di stampo prettamente figurativo.
Nei primi anni ’70 si avvicina al mondo sindacale e sotto l'influenza del pittore genovese Gian Franco Fasce (1927-2003) passa ad una pittura informale che caratterizzerà la sua produzione successiva.
Nominato Accademico Promotore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, nel 1973 una sua opera, “La Cala dell’oro” viene acquisita dalla Galleria d'Arte Moderna di Genova Nervi.
Nel 1977 assiste Antonio Giuseppe Santagata durante i lavori per il mosaico della cupola della Chiesa di San Giovanni Battista di Recco (GE), incrementando la sua esperienza nella realizzazione di opere di grande formato.
Pochi anni prima, nel 1975, subentra al pittore Eugenio Disconzi alla guida del Sindacato Nazionale Artisti di Genova (già Federazione nazionale lavoratori arti visive, poi SNLAV - Sindacato nazionale lavoratori arti visive), iniziando un’intensa attività a favore della categoria degli artisti.
A partire dai primi anni '80 del Novecento si interessa alle problematiche legislative legate alla gestione dei beni culturali (in particolare della L. 717 del 1949, che riserva il 2% della spesa per gli edifici pubblici al loro abbellimento con opere d'arte), partecipando anche a commissioni concorsuali per la realizzazione di opere d'arte pubbliche.
Sostiene il progetto di un Centro di Arti Visive coordinato dal Comune di Genova e dall’Università degli studi, capace di veicolare Genova in un contesto culturale internazionale, diventando “un luogo di rassegne d’arte, incontri, dibattiti, convegni sui problemi connessi all’attività artistica contemporanea” (Bozza di proposta statutaria del 20 Ottobre 1990).
Di concerto con la Camera del Lavoro di Genova realizza la Quadreria CGIL, con oltre 70 opere di pittura e scultura donate in maggioranza dagli artisti iscritti alla sezione genovese del Sindacato Nazionale Artisti.
Organizza oltre trenta Rassegne sindacali d'Arte Contemporanea negli anni 1977-2000 presso i principali palazzi e complessi monumentali di Genova: Palazzo Ducale, Loggia dei Banchi, Palazzo e Loggia della Commenda di San Giovanni di Pré, Palazzo San Giorgio, Museo di Sant'Agostino, Palazzo Gerolamo Grimaldi (detto della Meridiana), Palazzo della Borsa, promuovendo la fruizione dell'arte contemporanea nel tessuto storico della città, così come per la Fortezza del Priamar di Savona, in una reciproca valorizzazione degli spazi e dei contenuti.
Tra gli anni '80 e '90 attiva gemellaggi con analoghe organizzazioni sindacali di artisti in Europa e in America Latina, sostenendone le cause di riconoscimento professionale ma anche le istanze di libertà civile e culturale.
Esponente dell’arte sociale, collabora alla realizzazione del MuseoAttivo “Claudio Costa” di Genova, coinvolgendo gli artisti del Sindacato genovese nella partecipazione attiva a diverse iniziative benefiche in stretto legame con il contesto territoriale.
Per il suo rilevante impegno nella tutela e valorizzazione dei beni culturali sul territorio e la progettazione della Quadreria della Camera Metropolitana del Lavoro di Genova, nel 2003 Enrico Bruno Novali viene insignito della medaglia d'oro della CGIL, consegnata dal Segretario Nazionale della CGIL Sergio Cofferati.
Terminata l’esperienza del Sindacato Nazionale Artisti, Enrico Bruno Novali prosegue la sua attività creando l’Associazione “Presenze 2000”, sotto l’egida della CGIL, continuando a organizzare mostre e rassegne d’arte.
Agli inizi degli anni '2000 la sperimentazione artistica di Enrico Bruno Novali evolve il proprio linguaggio trascendendone la forma e lo stile in una nuova ricerca espressiva. Nel ciclo de "I fiori dell'immaginario”, l'applicazione di tecniche pittoriche miste (olio, tempera, acrilico, gouache, dorature in foglia) si unisce alla riflessione sul rapporto fra l'artista e la percezione dell'universo interiore, come riflesso degli aspetti più armoniosi ma diversissimi del mondo naturale.
Pubblica una raccolta di scritti intitolata "Per non morire", in cui ripercorre episodi della vita personale e dell'attività artistica e sindacale.
Nel 2012 e 2013 Espone presso l'Università degli studi di Genova in due mostre personali antologiche nell'ambito della rassegna “ArteinFormazione” e viene invitato a svolgere incontri seminariali per i corsi di “Storia dell'arte moderna”, “Comunicazione e musei virtuali” e “Educazione all'immagine” del corso di Laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.
Muore il 24 gennaio 2016.
Il 7 dicembre 2022, nell'ambito del convegno "Il lavoro come cultura: fotografie e opere d'arte della Camera del Lavoro di Genova" (Salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale), la Quadreria CGIL di Genova gli è stata intitolata con la seguente motivazione: "Con questo gesto le compagne e i compagni della Camera del Lavoro di genova intendono suggellare l'impegno, l'amore, la costanza per la "sua" CGIL del compagno Novali, e nel rendergli omaggio ringraziano la sua passione, tenacia e guida artistica, attraverso le quali è stato possibile creare e consolidare nella Quadreria il patrimonio artistico della Camera del Lavoro di Genova".