Notizia/Descrizione

L'archivio capitolare della cattedrale di Modena affonda le sue radici nel periodo altomedioevale: nel più antico documento privato conservato, risalente all'811, viene indicato l'obbligo per i contraenti di consegnare il canone di affitto all'archivio della Chiesa modenese, elemento questo che fa ritenere l'archivio del vescovo già formato sotto il profilo documentario, gestionale e amministrativo. L'ubicazione originaria dell'Archivio capitolare era una nicchia ricavata nell'abside del duomo e, successivamente, una camera all'interno della torre Ghirlandina, a cui si accedeva anche dall'interno della cattedrale. In questo luogo  la compresenza dell'archivio della cattedrale e di quello comunale suscitò per lungo tempo aspre controversie fra le due istituzioni, fintanto che nel XVII l'amministrazione cittadina non si risolse a trasportare il proprio fondo documentario all'interno della residenza municipale. L'intero patrimonio documentario ecclesiastico fu poi trasportato, in data 18 luglio 1767, all'interno del Seminario diocesano, per poi tornare nel 1791 in una camera collocata fra le pareti del duomo e della torre campanaria. Trasportato successivamente all'interno dell'edificio della canoniche, trova oggi collocazione nell'edificio che fronteggia l'ingresso della cattedrale cittadina