Catalogazione - La campagna Territori Liberati

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In questa sezione viene illustrata l'attività di catalogazione del nucleo di fotografie archivisticamente raggruppate sotto la denominazione "Territori Liberati", condotta dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso nell'ambito del progetto "500 giovani per la cultura".

Tale campagna fotografica ebbe inizio il 7 Novembre del 1918, pochi giorni dopo la firma dell'armistizio, quando il soprintendente ai monumenti di Venezia, Max Ongaro, su richiesta della direzione generale antichità e belle arti, intraprese una serie di ricognizioni nei territori appena liberati per testimoniare i danni causati dalla Grande Guerra. La campagna si svolse secondo un preciso percorso, che si snodava lungo l'asse del Piave, da San Donà fino al Cadore, nell'arco di circa tre mesi, un arco temporale relativamente breve in relazione all' "incomodità di viaggiare in questa rigida stagione con automobili scoperte [che] rendono il lavoro più aspro più difficile e lungo".

Lo scopo delle "gite", come il soprintendente le definirà nei rapporti costantemente inviati a Corrado Ricci, allora a capo della direzione generale antichità e belle arti, era quello di "provvedere e proporre i provvedimenti più urgenti per ovviare ai danni arrecati ai monumenti dallo stato di guerra". A partire dal dicembre 1918 fino a febbraio 1919 il soprintendente sarà accompagnato dall' "operatore" fotografico dell'ufficio, Giovanni Caprioli, appena congedato. Le fotografie, pensate e studiate sotto la direzione di Ongaro, che compare più volte nelle inquadrature accanto agli edifici diruti, rafforzano la suggestione del racconto di un territorio dove "si può dire, non è rimasta in piedi una casa".

Le lastre della campagna fotografica sono conservate integralemente presso l'archivio fotografico della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso; la catalogazione del fondo è stata condotta con la redazione di schede F in versione 4.00, ossia la scheda ministeriale prevista dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) per la catalogazione dei beni fotografici. 

La Soprintendenza ha inoltre aderito al Progetto Grande Guerra: censimento dei monumenti ai Caduti della prima guerra mondiale, elaborato e coordinato dall’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione per l’attività di censimento e catalogazione dei monumenti ai caduti realizzati su committenza civica a partire dai primi anni del dopoguerra fino ai primi anni trenta. Nel corso delle due fasi del progetto sono stati individuati e catalogati 181 dei monumenti ritenuti più significativi sul territorio delle province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso. Le schede relative alla campagna di catalogazione del 2014 e del 2015 sono pubblicate sul sito ICCD nella pagina dedicata al Centenario della Prima Guerra Mondiale.

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