Mostre realizzate

Roberto De Visiani nelle carte d'archivio dell'Orto botanico di Padova

La mostra è dedicata all’importante figura di Roberto De Visiani, nato nel 1800 in Dalmazia e prefetto dell’Orto botanico dell’Università di Padova dal 1836 al 1878, anno della morte. Botanico dai vasti interessi letterari, De Visiani visse a Padova la turbolenta stagione risorgimentale di metà Ottocento, rilanciando in chiave moderna l’attività scientifica del plurisecolare Orto di Padova. Le diverse sezioni della mostra offrono un percorso affascinante attraverso le carte scientifiche e personali di De Visiani, da poco riordinate e digitalizzate e provenienti dall’archivio storico dell’Orto botanico dell’Università di Padova. Il progetto di valorizzazione, riordino e inventariazione di questi importanti materiali è stato promosso dal Centro di Ateneo per le Biblioteche con la collaborazione dell’Archivio generale di Ateneo e il coordinamento scientifico di Elena Canadelli. Oggi gran parte dell’archivio è liberamente accessibile su Phaidra.

Alpha Beta. Aprendere il greco in Italia. 1360-1860. 

La mostra "Alpha Beta. Apprendere il greco in Italia. 1360-1860" (Biblioteca Nazionale Braidense, 29 settembre-9 dicembre 2023) ripercorre in 70 volumi di straordinaria rilevanza una storia di 500 anni e unica nel suo genere: la trasmissione ininterrotta del greco in Italia da metà Trecento in avanti. Muovendo dagli interrogativi del presente sull'utilità dell’insegnamento della lingua greca nel nostro sistema scolastico, il percorso si articola attorno alle tappe fondamentali della vita culturale della penisola, dalla Firenze umanistica fino alla Milano del Romanticismo. I visitatori, siano essi studenti attualmente alle prese con la materia o più maturi estimatori della classicità, potranno non solo riscoprire questa gloriosa tradizione in tutta la sua complessità, ma anche rivivere gioie e dolori di coloro che, nei secoli, si sono cimentati con l’apprendimento del greco.

Quegli ultimi 600 giorni tra propaganda di regime e realtà storica

In occasione dell'anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1995 l'Archivio di Stato di Rovigo ospitò una mostra sugli ultimi seicento giorni di guerra. Nella ricerca del consenso della popolazione, sempre più sfiduciata e stremata, giocò un ruolo fondamentale la propaganda, imperniata sui richiami alla Patria e alla famiglia, ma anche sull'ideologia razzista e sulla denigrazione del nemico. L'immagine offerta dalla stampa e dal Nucleo di Propaganda della Repubblica Sociale Italiana, tuttavia, appariva ben diversa dalla realtà quotidiana, fatta di editti e proclami, rastrellamenti e bombardamenti, sospetti e delazioni, ma anche di piccoli e grandi atti di eroismo e generosità, segno di un'umanità mai sopita. A distanza di quasi trent'anni, si è deciso di trasformare il catalogo pubblicato all'epoca in una versione digitale della mostra originaria, aggiungendo dove possibile le immagini dei documenti alle didascalie edite nello strumento cartaceo.

MANZONI, 1873-2023. La teste orribile flagello tra vivere e scrivere

In occasione delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni. A cura di Marzia Pontone, direttrice scientifica della Biblioteca Nazionale Braidense, con Giuliana Nuvoli Marco Versiero, l’esposizione, allestita nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, va oltre la ricostruzione biografica e intellettuale a carattere commemorativo, ma costruisce un inedito percorso espositivo, omaggiando la spiccata sensibilità morale di Manzoni, storico erudito della peste e suo appassionato narratore, collocandosi dentro una più universale prospettiva, capace di stimolare una corale riflessione sulla recente esperienza della pandemia Covid-19.

Un filo d’oro (1900-1938): la collezione Prutscher di libri viennesi per bambini

Dal 26 gennaio al 15 aprile 2023 la Biblioteca Nazionale Braidense ha ospitato la mostra “Un filo d’oro (1900-1938): la collezione Prutscher di libri viennesi per bambini”, una rassegna che ha come nucleo principale l’importante donazione di 143 libri, 13 leporelli e 178 cartoline appartenuti all’architetto viennese Otto Prutscher e alle sue due figlie Helly e Ilse alla Braidense da parte della nipote dell’architetto, Beba Restelli. Il lascito trova nella Braidense la sua perfetta collocazione riconnettendo i libri viennesi con la Biblioteca, creata dall’imperatrice austriaca Maria Teresa d’Asburgo nel 1770. Il dipinto dell’Imperatrice a firma di Agostino Comerio e i lampadari a goccia in cristallo di Boemia costituiscono una naturale cornice storica per la collezione e la mostra di libri illustrati di Otto Prutscher.   

..Si Fa Swing! Vita, parole e musica di Lelio Luttazzi

La mostra, curata dalla Bibloteca statale Stelio Crise di Trieste ripercorre le tappe più significative della vita dell’artista triestino, mettendo in risalto il poliedrico talento che lo ha reso celebre a livello nazionale e internazionale. Le sezioni VITA, PAROLE E MUSICA forniscono una visione d’insieme sui diversi ambiti in cui Lelio Luttazzi si è espresso nel corso della sua vita artistica.

Donum scientie. L'evoluzione della medicina nelle raccolte librarie dell'Università degli Studi di Perugia

Concluse nel 2022 le celebrazioni per il VII centenario della scuola medica perugina, a decorrere dalla littera solemnis data il 18 febbraio 1321 ad Avignone, con la quale il papa Giovanni XXII concedeva allo Studium di Perugia la facoltà di addottorare i meritevoli in medicina e arti liberali, un'esibizione virtuale propone un percorso tra esemplari di opere che hanno segnato la storia della Medicina, dall'antica Grecia alle moderne Neuroscienze e alla Psichiatria, un contributo bibliotecario alle celebrazioni dell’Ateneo valorizzandone il patrimonio librario.

Saul Steinberg Up Close

La mostra realizzata con MOVIO  “Saul Steinberg Up Close”, è un omaggio agli otto anni milanesi di Saul Steinberg. Una rassegna che celebra la collezione, recente dono della Fondazione Saul Steinberg alla Biblioteca Nazionale Braidense. Una mostra che ha aperto nuove prospettive su un artista, attivo su molteplici fronti (dalle riviste ai murales, passando per le scenografie) e per questo difficilmente classificabile. La donazione è costituita soprattutto da disegni. Ad arricchirla ci sono opere realizzate con timbri, oggetti di legno, lastre di metallo, maschere di carta e piccole pitture ad olio. Tutte  documentano l’instancabile abilità di uno dei più grandi disegnatori americani del XX secolo. A caratterizzarlo è la capacità di utilizzare le tecniche e gli stili più differenti, in un continuo processo di invenzione. I disegni di Steinberg passeggiano, volano, volteggiano, si accartocciano, fuggono. Le sue linee sono profondamente comunicative, sia che catturino l’imperscrutabile sguardo di Van Gogh o il sorriso languido di una giovane donna sdraiata su un divano. La produzione di Steinberg, notevole per la sua varietà, trasmette una visione artistica coerente e coinvolgente. Le sue opere entrano con forza nel contesto del vitale e dinamico mondo letterario milanese dell’anteguerra, in cui la Biblioteca Braidense svolse un ruolo rilevante, una storia che collega artisti a libri, passioni a luoghi, persone a idee. 

Novecento di contrabbando: storie di confine durante la Seconda guerra mondiale

Questa Mostra p​ropone una selezione di documenti volti a gettare luce sulla situazione economica, politica e militare in provincia di Sondrio durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo, oltre all’esportazione abusiva di me​rci, si segnala anche l’espatrio clandestino di persone in cerca di salvezza da un destino incerto, come ad esempio i disertori alla leva e gli ebrei colpiti dalle leggi razziali. I documenti selezionati offrono uno spaccato della s​ocietà tra il 1943 e il 1945, disorientata dopo l’8 settembre 1943 e stremata per i disagi derivanti dal secondo conflitto mondiale.

L'antico Palazzo Martinengo: storia e vicissitudini di un palazzo nobiliare

La mostra, curata dalla direttrice Tiziana Marino e dalle archiviste Gloria Camesasca e Mariagrazia Carlone, include una selezione di testimonianze volte ad illustrare alcuni episodi significativi della storia del palazzo oggi sede, al terzo piano, della Sala Studio e degli uffici dell’Archivio di Stato di Sondrio. Sono esposti pergamene, atti notarili, opere letterarie, cartoline d’epoca, mappe catastali e planimetrie risalenti al periodo compreso tra la fine del XVI secolo e il XX secolo. Le prime testimonianze scritte, databili alla fine del Cinquecento, riferiscono di alcune proprietà riconducibili ai nobili Martinengo a Sondrio, nella località detta “in contrada dei Ferrari” o “alle case dei Ferrari” (corrispondente alla zona dove sorge attualmente lo stabile). Nel Seicento il Palazzo fu teatro degli eventi luttuosi del Sacro Macello, residenza temporanea per le monache del monastero di San Lorenzo di Sondrio durante la peste, e poi dimora del Vicario di Valle. Dall’Ottocento fu sede della Delegazione provinciale, ora denominata Prefettura e successivamente, nel XX secolo, alcuni locali furono occupati dal Provveditorato agli Studi per la Provincia di Sondrio. Le mappe esposte consentono di osservare le evoluzioni architettoniche dell’edificio e quelle urbanistiche dell’area limitrofa (con l’attuale Piazza Garibaldi e il ponte sul Mallero) anche a seguito degli eventi alluvionali del 1827 e del 1834.

Agli albori della stampa: le edizioni più antiche della Biblioteca Universitaria di Cagliari

La mostra presenta una selezione degli incunaboli posseduti dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari e digitalizzati grazie al contributo della Direzione generale biblioteche e con il supporto tecnico dell'ICCU nell'ambito di un finanziamento triennale destinato alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero. Tra di essi esemplari di assoluta rarità come le Favole di Esopo tradotte in latino da Lorenzo Valla ed edite a Valenza da Lope de La Roca nel 1495, o l’editio princeps della Carta de Logu.

L’IDEA DELLA BIBLIOTECA: La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense

La mostra L’IDEA DELLA BIBLIOTECA. La collezione di libri antichi di Umberto Eco alla Biblioteca Nazionale Braidense, realizzata con MOVIO, racconta la prima esposizione al pubblico di una selezione dei volumi antichi, acquisiti dal Ministero della Cultura dalla famiglia Eco nel 2018. Si tratta di 1300 titoli rari, tra cui 36 incunaboli, libri stampati prima del 1500, provenienti dalla Bibliotheca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica come la chiamava il grande intellettuale. La mostra intende celebrare l’importantissima acquisizione dei volumi antichi di Umberto Eco da parte della Braidense, che si concretizza oggi integrando le collezioni già esistenti in biblioteca, a partire da quelle riguardanti le opere del XV e XVI secolo.

Margherita. La biblioteca della Regina Margherita di Savoia

Esposizione permanente della biblioteca della Regina Margherita di Savoia (1851-1926).
Nell’immaginario collettivo Margherita di Savoia ha incarnato, più di ogni altra, un modello esemplare di sovranità, in cui la consapevolezza e l’orgoglio di appartenenza a una delle casate reali più antiche d’Europa si sono coniugati con la vicinanza al popolo, l’interesse verso le istanze dei più bisognosi e una viva passione per la cultura. A tale proposito, la cospicua raccolta libraria collezionata dalla sovrana nell’arco di un’intera vita testimonia il fascino che il mondo intellettuale esercitò su di lei, nonché il gusto eclettico di una donna curiosa, amante della letteratura italiana ed europea, delle arti figurative, della poesia, della musica e degli aspetti più innovativi della società della sua epoca.
Nel corso del 2022, l’intero fondo librario – composto da 13.560 volumi – è stato oggetto di un nuovo ambizioso progetto, promosso dalla Biblioteca Nazionale in collaborazione con Culturalpe s.c., volto alla conservazione, valorizzazione e libera fruizione della raccolta tramite la revisione inventariale e la catalogazione informatica di tutte le opere in essa comprese, in funzione del loro trasferimento dai depositi alla Sala mostre della Biblioteca, secondo un allestimento permanente atto a favorirne una conoscenza quanto più ampia e trasversale possibile. Attraverso inedite linee narrative e l’ausilio di apparati multimediali, i visitatori sono invitati a camminare tra le belle scaffalature del fondo, in cui i libri rispettano l’ordine catalografico voluto dalla sovrana e, grazie alla realizzazione di speciali librerie espositive, possono vedere esposte alcune decine di volumi, scoprendo così i gusti letterari e le relazioni culturali che la Regina Margherita seppe coltivare durante tutta la sua vita.

"A decoro di Schio intellettuale e studiosa". Le collezioni archeologiche nel Museo Civico di Schio

A 110 anni dalla breve parabola del primo Museo Civico scledense, le collezioni archeologiche del Comune di Schio tornano oggi ad essere visitabili grazie a questa mostra virtuale. In occasione della rinascita del Museo Civico, nella sede di Palazzo Fogazzaro, si possono nuovamente apprezzare i reperti archeologici della collezione Cibin, ma anche le monete e le medaglie della collezione Strolin e le imitazioni di vasi greci della collezione Mazzon.

Riscoprendo i parchi della Rimembranza in territorio bresciano: memorie dimenticate dei Parchi della Rimembranza

Progetto didattico realizzato dagli studenti del Liceo Classico Arnaldo di Brescia su un’idea e con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brescia. Il percorso formativo, che si sviluppa sull’attività di censimento dei parchi e viali della Rimembranza di Brescia e hinterland svolta nell’ambito del progetto ICCD “Narrando i territori della Grande Guerra”, favorisce la partecipazione attiva alla promozione del patrimonio culturale e al concetto di “memoria” attraverso la conoscenza delle testimonianze storiche ed artistiche presenti nel territorio e la gestione di contenuti digital

Riflessi danteschi dal Fondo Antico dell'Università degli Studi di Perugia

Una selezione di volumi antichi e rari, opere di Dante e su Dante, presenti nei fondi storici dell'Ateneo perugino. La mostra consente di accennare i riflessi del pensiero dantesco sulla cultura, dall'esordio della stampa al primo Novecento.

Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine

La mostra si inserisce nelle iniziative “Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna”, un percorso espositivo diffuso promosso dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana. L'iniziativa si snoda lungo le città dell’Emilia-Romagna, in un filo rosso che accomuna tutti gli eventi: lo studio della tradizione e la conservazione delle testimonianze e dei contesti danteschi dal Trecento fino all’Umanesimo. Un viaggio ideale che prosegue oltre, tra testi ed immagini, e che ci porta a condividere lo straordinario patrimonio storico-culturale italiano legato al sommo Poeta. Nella mostra dantesca piacentina, allestita negli spazi della Cittadella viscontea attualmente inclusa nella mole di Palazzo Farnese, il visitatore attraversa le Sezioni in cui sono stati organizzati i documenti originali esposti, introdotto al significato che rivestono le edizioni e gli esemplari quattro e cinquecenteschi della Commedia e di altre opere dantesche o su Dante, del singolare significato dei frammenti manoscritti, e della storia del Codice Landiano. Il percorso è stato arricchito da richiami all'iconografia dantesca, all'illustrazione della Commedia, e da zone ad impatto sensoriale, come l'iniziale 'galleria infernale', centrata sulle incisioni di Gustave Doré della selva e dei mostri, o la 'stanza del cielo,' dedicata a magistrali interventi di miniatori italiani tre e quattrocenteschi. Ciò è tuttora percepibile nel video di Gianluigi Ruzzenenti e di Silvano Tinelli inserito nel sito. L'obiettivo della macchina da presa indugia anche su materiali esposti collegati alle celebrazioni dantesche piacentine del 1921, su rari esempi di grafica pubblicitaria ove viene utilizzata l'immagine del 'divin poeta', e su cartoline da collezione a soggetto dantesco proposte lungo il percorso..

Le gemme di Pavia: Un percorso virtuale tra i codici miniati della Biblioteca Universitaria
La mostra, curata dalla Biblioteca Universitaria di Pavia e dall'Associazione Italiana Manoscritti Datati e realizzata con MoVio, offre immagini di alcuni codici miniati conservati nel fondo Aldini, corredate da schede descrittive con dettagli sulle miniature, storia del manoscritto e relativa bibliografia.

Memorie al femminile: storie di donne nelle carte d'archivio
Questa mostra virtuale riprende ed amplia la mostra documentaria realizzata dall'Archivio di Stato di Sondrio in occasione della giornata “Domenica di carta” del 10 ottobre 2021, iniziativa promossa dal Ministero della cultura per valorizzare l’immenso e prezioso patrimonio archivistico e librario custodito nelle biblioteche e negli archivi dello Stato, sul tema comune "Le storie delle donne nelle carte d'archivio"

I modelli storici del Dipartimento di Matematica: Dalla didattica di fine '800 all'arte moderna
Questa mostra presenta la collezione di Modelli matematici dell'Università di Padova, contestualizzandone la nascita nel mondo accademico dell'Europa di fine ‘800 e motivandone l’utilizzo nell'insegnamento della geometria superiore attraverso le parole e le lettere del Prof. Giuseppe Veronese. Dopo aver ammirato alcuni modelli in gesso e in ferro e filo, riportati all'aspetto originale da due recenti restauri, il visitatore potrà scoprire come questi hanno influito sull'arte europea contemporanea e seguire il processo che ha portato a creare da un semplice modello matematico un comodo oggetto di design ancora oggi in produzione.

Le celebrazioni per i centenari di Dante e i tesori danteschi della Biblioteca Universitaria di Napoli
Nell'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, la Biblioteca Universitaria di Napoli ha organizzato una mostra sui centenari celebrativi danteschi a partire dal 1821, che conteneva in forma embrionale l’intento celebrativo. Accanto a testi e documenti che testimoniano le celebrazioni del sommo poeta durante i secoli, si possono ammirare alcune tra le edizioni a stampa più antiche e di pregio delle opere di Dante Alighieri possedute dalla Biblioteca. Un percorso filologico e artistico che conduce il visitatore nella storia delle varie edizioni della Commedia, che si intreccia inevitabilmente con le vicende di letterati, artisti e mecenati della cultura.

Nelle sommosse e nelle guerre: gli archivi milanesi durante l'età napoleonica
A 200 anni dalla morte di Napoleone, l’Archivio di Stato di Milano propone una mostra dedicata alle ricadute archivistiche di quel «turbine memorando piombato dalle Alpi», come lo avrebbe definito molti anni dopo il direttore degli archivi governativi lombardi Giuseppe Viglezzi. La mostra segue quattro filoni narrativi intrecciati tra loro: il contesto storico che fa da sfondo alle vicende archivistiche; le vicende interne dell’Archivio, con tutte le contraddizioni di un periodo nel quale l’istituto, non ancora affrancato dalla sua antica veste di Archivio segreto, tentò di aprirsi a un nuovo pubblico di eruditi e studiosi; le peripezie subite dalla documentazione tra Venezia, Parigi, Vienna e molte altre città italiane ed europee; e termina con l’esilio di Napoleone sulla sperduta isola di Sant’Elena. 

Adolfo Rossi, giornalista del Mondo
La mostra ripercorre la vita e l'opera di Adolfo Rossi (1857-1921), personaggio di primissimo piano nell'Italia di fine Ottocento-inizio Novecento. Emigrato poco più che ventenne negli Stati Uniti per sfuggire ad un noioso lavoro d'ufficio, nel 1884 tornò in Patria e si affermò ben presto come giornalista di classe, sempre pronto ad accorrere sui luoghi dei fatti, per osservarli senza pregiudizi e senza censure, e portarli nel più breve tempo possibile a conoscenza del pubblico. Per le sue qualità il Ministero degli Affari Esteri lo arruolò prima tra le file del neo-istituito Commissariato Generale dell'Emigrazione, e quindi come console e ministro plenipotenziario in varie sedi dell'America del Nord e del Sud. La sua straordinaria vicenda, inscindibilmente legata al fenomeno dell'emigrazione italiana, viene raccontata attraverso vignette, ritagli di giornale, fotografie e lettere che permettono di dare uno spaccato unico sulla società italiana e straniera dell'epoca.

La Valtellina ai tempi della pestilenza e del colera
Il percorso espositivo, curato dall'Archivio di Stato di Sondrio, racconta la diffusione delle epidemie che afflissero il territorio della Valtellina tra il XVII e il XIX secolo: la peste e il colera. I documenti esposti includono provvedimenti adottati dalle autorità per evitare il diffondersi dei contagi, salvacondotti, memorie scritte di medici impegnati nella cura dei malati, norme per identificare il colera e preservarsi dal contagio, rimedi e cure per contrastare i sintomi del male.

Donne tra le carte. Le donne nei documenti dell'Archivio di Stato di Milano
Se fino ai tempi più recenti la storia ufficiale è stata scritta per lo più dagli uomini, nei documenti le donne sono comunque molto presenti, o perché è di loro che parlano le carte, o perché ne sono le autrici in prima persona. Non fanno eccezione le fonti dell’Archivio di Stato di Milano: dalle più antiche pergamene agli atti quasi contemporanei, emergono moltissime figure femminili – dai nomi noti o più spesso del tutto sconosciuti – diverse tra loro per ceto, provenienza, attività: dalle monache alle levatrici, dalle artiste alle scienziate, dalle vittime alle autrici di delitti… 

Memoria è futuro Patrimonio in cammino. Generare valore pubblico: percorsi di tutela
La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, con il supporto della Direzione Generale Archivi e in collaborazione con l’Archivio di Stato di Milano, organizza la prima mostra nazionale dei beni archivistici e librari acquistati negli Uffici Esportazione Italiani. La mostra disvela al grande pubblico autentiche meraviglie (documenti, disegni, volumi), scovate negli Uffici Esportazione italiani e, soprattutto, nell’Ufficio Esportazione di Milano (MIBAC – SABAP Milano e SAB Lombardia), nel corso del 2018. 

NERO su BIANCO. Carte d'archivio raccontano Leonardo
La mostra, realizzata presso l’Archivio di Stato di Milano nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, esplora le tracce lasciate dall’artista durante i suoi soggiorni milanesi, e le testimonianze relative alle opere da lui realizzate nella città per un arco temporale di quasi 6 secoli: una documentazione ricchissima, unica e preziosissima, in parte ancora inedita. Punto centrale è il solo documento ad oggi conosciuto dove è presente la firma autografa di Leonardo, da sinistra verso destra: il contratto per la realizzazione della Vergine delle Rocce.

Bari tra Otto e Novecento nelle tavole di Frate Menotti
Il disegnatore satirico Menotti Bianchi (1863-1924), meglio conosciuto come Frate Menotti, per oltre trentacinque anni illustrò gli avvenimenti politici, culturali e mondani del capoluogo pugliese tra Otto e Novecento, mettendone in risalto con ironia e divertimento vizi e ipocrisie e facendo della sua penna uno strumento di critica e denuncia. La raccolta più cospicua della sua produzione è quella posseduta dalla Biblioteca Nazionale di Bari «Sagarriga Visconti Volpi», un corpus di circa 830 tavole tra acquerelli, disegni a inchiostro e litografie.

Animali quadrupedi dal naturale dissegnati, incisi,e miniati con i loro ver colori da Innocente Alessandri, e Pietro Scattaglia: un capolavoro di arte libraria veneziana del Settecento
La mostra virtuale proposta dalla Biblioteca Statale di Macerata, intitolata espone le incisioni degli animali realizzate nel terzo quarto del Settecento da Innocente Alessandri e Pietro Scattaglia; le tavole colorate a mano raffigurano animali noti e meno noti, come il Mapscà, oppure noti sotto altro nome, come il cammello pardo (giraffa) o il tarando (cervo). Poggiati su una nuvola di terreno con notazioni particolareggiate di flora e fauna, elementi scenografici ed architetture di sfondo, gli animali sono spesso raffigurati in pose dinamiche e movimentate. La successiva coloritura all’acquerello ne evidenzia il plasticismo delle forme e i valori di chiaro-scuro della vegetazione. Accompagnano le tavole le descrizioni degli animali basate sulla Histoire Naturelle del Buffon. La Biblioteca espone in quattro bacheche virtuali i quattro volumi che compongono l’opera, con approfondimenti sull’editoria veneziana del Settecento, sulla tecnica dell’incisione e sugli autori.

La biblioteca nella biblioteca: la cultura del dono
Nel pieno della pandemia la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino decide di valorizzare i libri custoditi nei suoi magazzini in 1046 scatole forate.  Si riscoprono così circa 17.000 volumi e 11.000 opuscoli di cui la maggior parte antichi e di sicuro interesse culturale: 556 metri lineari di libri provenienti da tutto il mondo. La vena principale di questo giacimento è costituita dai doni giunti dopo il grande incendio del 1904, nasce così il progetto La cultura del dono. La mostra virtuale  è stata realizzata grazie al contributo della Direzione generale biblioteche e con il supporto tecnico dell'ICCU nell'ambito di un finanziamento triennale destinato alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero (Trasferimenti a istituzioni culturali per l'allestimento di mostre bibliografiche virtuali finalizzate alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero - cap. 3620) 

Il testo decorato: manoscritti miniati nella Biblioteca Statale di Cremona
La mostra virtuale propone alcuni tra i più preziosi e interessanti manoscritti miniati (16 codici dei 39 posseduti e un rotulo) della Biblioteca, alcuni dei quali mai esposti o presentati in tempi ormai lontani; realizzata con il contributo della Direzione generale biblioteche nell’ambito di un progetto finalizzato alla promozione della lingua e cultura italiana all’estero, con il supporto tecnico dell’ICCU, la mostra permette di vedere riuniti per la prima volta i testi decorati del fondo antico Governativo e di quello Civico, che convivono da sempre nella Biblioteca: anche se focalizzata solo su alcuni degli esemplari censiti nella Biblioteca Digitale Italiana, la mostra restituisce appieno la storia del ‘bel libro figurato’ che in Cremona ha origini lontane, nei patrimoni (e nella produzione) di antichi monasteri e di biblioteche nobiliari.

Albergo dei poveri Palermo
Sono trascorsi quasi trenta anni da quando, nel 1988, l’Albergo dei Poveri di Palermo ha aperto per la prima volta i suoi spazi per ospitare la grande mostra di Fernando Botero sul tema de “La Corrida”, organizzata dal Comune di Palermo e dalla Galleria d’Arte Moderna. Da quella data l’imponente complesso monumentale, ubicato poco lontano dalla cinta muraria, è divenuto spazio espositivo che ha accolto grandi mostre. Negli anni ’90 la metà orientale dell’edificio è stata acquisita dalla Regione siciliana e affidata alla gestione dell’allora Assessorato dei Beni Culturali ed Educazione Permanente, che ha affiancato l’organizzazione di importanti convegni (Prima Conferenza Regionale sui Beni Culturali “Opportunità Sicilia – Memoria & Sviluppo”) all’allestimento di grandi esposizioni a partire dal 1988 fino ai nostri giorni. Si è invece del tutto interrotta l’originaria funzione del grandioso complesso settecentesco di accoglienza degli strati sociali più poveri ed emarginati dell’area del palermitano. Le vicende gestionali passate del Reale Albergo sono legate al Servizio Museografico del Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana e, nel 2016 al Polo regionale di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici - Museo Archeologico regionale Antonino Salinas. Recentemente ne ha assunto la gestione il Servizio 35 - Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palermo.

SIBI ET SUIS_ Ascanio Varese e le raccolte di S. Giovanni di Verdara
La nuova mostra virtuale realizzata da Biblioteca Universitaria di Padova, con l'obiettivo di valorizzare i volumi e le altre collezioni un tempo appartenuti al Monastero dei Canonici Lateranensi di S. Giovanni di Verdara (PD), e la figura dell'Abate Ascanio Varese che nel Settecento custodì e promosse con attenzione particolare la Biblioteca e il "Museo"Alla mostra hanno collaborato anche diverse istituzioni che conservano il patrimonio di dipinti, sculture, gemme, strumenti scientifici e altro ancora, dispersi dopo la soppressione avvenuta per decisione del Senato Veneto nel 1784.

Il Fondo Vittorio Imbriani della Biblioteca Universitaria di Napoli; I libretti popolari e il carteggio di un “misantropo napolitano”
La mostra virtuale conduce i visitatori alla scoperta di un fondo prezioso, composto da una singolare collezione di “Stampe popolari ottocentesche” - libretti, stampe e fogli volanti raccolti e conservati nel tempo da Imbriani e cospicua documentazione etno-antropologica della letteratura popolare – e dal “Carteggio” – corrispondenza che esprime il fitto ed eterogeneo tessuto di relazioni e rapporti che il patriota e letterato costruì ed intrecciò con personalità della società civile, politica e culturale dell'Italia pre e post unitaria. Il Fondo Imbriani è stato donato alla Biblioteca Universitaria di Napoli dalla vedova Gigia Rosnati, il 20 novembre 1861.

Cesare De Lollis: Un maestro in viaggio nell’universo della lingua
Cesare De Lollis, nato a Casalincontrada in provincia di Chieti nel 1863, figlio di Alceste, uomo di cultura legato alle personalità più rappresentative del liberalismo meridionale, incarna perfettamente la figura dello scrittore-viaggiatore cosmopolita, occupando un posto di primo piano nella vita culturale italiana per l’originalità e la profondità del suo pensiero, l’ampiezza degli orizzonti e la varietà degli interessi. La mostra bibliografica virtuale è dedicata alla presentazione della cospicua biblioteca personale delollisiana, entrata nel patrimonio bibliografico della Biblioteca Universitaria Alessandrina nel 1936, dapprima a titolo di deposito ed in seguito come donazione della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma. Essa, oltre a documentare l’attività intellettuale e accademica e i rapporti socio-culturali del possessore, riveste una ragguardevole importanza storica, in quanto testimonianza di aspetti significativi dell’evoluzione della cultura e della civiltà italiana e straniera nel corso dei secoli.

Alexandre Marc: una vita per l'Europa
Il Fondo Marc della Biblioteca “Enrico Barone” - CDE “Altiero Spinelli”
Mostra virtuale che presenta documenti e libri appartenenti al Fondo bibliografico Alexandre Marc custodito e catalogato presso la Biblioteca "Enrico Barone" della Facoltà di Economia dell'Università Sapienza di Roma. Alexandre Marc è stato un maestro del Federalismo europeo, fin dal periodo tra le due Guerre mondiali si è mosso nel pensiero del Federalismo integrale; ha poi collaborato con i diversi padri dell'Unione europea - Altiero Spinelli, Jean Monnet, ecc. - e ha quindi fondato il CIFE (Centre International de Formation Europèenne) per avvicinare le nuove generazioni all'idea di un'Europa unita nella politica, mantenendo le singole peculiarità culturali. La Mostra vuole documentare la vita e il pensiero di Marc attraverso le sue letture e le sue umane collaborazioni con altri politici e pensatori del Federalismo europeo.

Giuseppe De Notaris: Il Fondo librario nella Biblioteca del Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza Roma
ll Fondo De Notaris comprende 359 libri e 503 opuscoli. Tutto il materiale bibliografico è stato catalogato nell'OPAC del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e scansionato. Il Fondo De Notaris si compone di opere che il botanico raccolse per tutta la vita, anche quando fu costretto a far fronte a ristrettezze economiche.

I restauri musivi ravennati
La mostra virtuale è stata realizzata grazie al progetto del Servizio Civile Nazionale “SEMI DIGITALI: biblioteche e archivi digitali per la disseminazione della cultura scientifica”. Attraverso la collaborazione tra la Biblioteca di Filosofia e il Sistema Bibliotecario Sapienza è stata selezionata e digitalizzata integralmente l’opera “Monumenti – Tavole storiche dei mosaici di Ravenna” inserita all’interno del Fondo Giovanni Gentile.

Luigi Concetti: Nascita della prima Scuola di Specializzazione in Pediatria a Roma
La mostra virtuale è stata realizzata tramite il progetto del Servizio Civile Nazionale “SEMI DIGITALI: biblioteche e archivi digitali per la disseminazione della cultura scientifica”. La Biblioteca del Dipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche, sede Pediatria, ha deciso di realizzare la mostra denominata "Luigi Concetti: nascita della prima Scuola di Specializzazione in Pediatria a Roma". L’obiettivo ha come scopo quello di presentare e di mettere in risalto la storia della fondazione del polo ospedaliero-universitario Policlinico Umberto I. In particolare, ripercorre la costruzione della Clinica Pediatrica all’interno del polo, una delle prime in Italia, raccontando la storia della creazione attraverso il lavoro svolto dai suoi fondatori, da un piano progettuale ad uno scientifico, con l’analisi delle loro produzioni personali. Questo è stato possibile grazie al vario materiale rinvenuto, che spazia dalle illustrazioni sul Policlinico Umberto I, eseguite dall'architetto Giulio Podesti, progettatore della stessa struttura, fino ai resoconti medici del Concetti, in cui descrive  tutta la sua attività medica e di studio svolta sui suoi pazienti.

L'ingegno va in scena: Il teatro nella Biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria
La mostra è realizzata dalla Biblioteca centrale “G. Boaga” della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale di Sapienza Università di Roma, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale e il Sistema bibliotecario Sapienza. "L’ingegno va in scena" presenta un percorso sull’architettura teatrale, mettendo in mostra libri antichi che riguardano la costruzione e l’architettura di edifici teatrali. Essi contengono trattati di illustri architetti, planimetrie e prospetti di teatri situati in diverse città italiane, come Roma, Imola, Genova e Palermo, ma anche straniere come Città del Messico e Parigi. L'arco temporale delle date di pubblicazione dei libri selezionati va dal 1739 al 1951.

REPERIO: Musaei Admiranda Contemplator
Questa piccola mostra digitale ha come scopo quello di presentare in breve il lavoro svolto dai volontari del Servizio Civile per il progetto "Digital Library" 2017/2018. La selezione delle immagini utilizzate per questa mostra digitale si è basata su un criterio puramente estetico ed artistico come anche i commenti relativi alle immagini. La finalità di questa mostra è infatti incuriosire un pubblico non predefinito bensì uno più vasto che compranda studenti di varie facoltà e futuri volontari del servizio civile.

Conoscenza e Misericordia: un percorso tra il patrimonio librario della Sapienza
Un’esposizione di libri antichi, dal Cinquecento all’Ottocento, che esplora il dialogo costante tra le conoscenze scientifiche e la cultura della condivisione e disponibilità per l’altro. È questo l’oggetto della mostra, organizzata dal Sistema Bibliotecario della Sapienza, in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale, in occasione dell’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco. Le biblioteche dell’Università si propongono di presentare un percorso ed una riflessione sul tema della misericordia e della conoscenza mettendo in mostra alcuni libri antichi conservati nelle collezioni della Sapienza. I temi affrontati dalle biblioteche dei Dipartimenti di Biologia Ambientale, Scienze della Terra e Storia della Medicina riguardano lo sviluppo della scienze dell’universo, il rispetto della terra e della natura, poi il tema della carità, declinato attraverso i percorsi della scienza medica, volta a conoscere e curare il corpo e gli stati di emarginazione. La biblioteca del Istituto di Studi Orientali pone in evidenza lo studio delle culture extra-europee, affini con il valore spirituale cristiano della misericordia. Il progetto della mostra include una breve presentazione della Cappella Universitaria della Sapienza, attiva all’interno della Città Universitaria.

Tra le nascoste carte… arti e scienze nelle biblioteche dell’Università di Pisa
Il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Pisa ha realizzato una mostra virtuale comprendente una selezione di opere tratta dai 26.000 libri antichi, rari e di pregio appartenenti al suo grande patrimonio bibliografico, allo scopo di invitare alla visione la cittadinanza tutta.  Sono stati immaginati cinque percorsi tematici, trasversali rispetto alle discipline di studio, e rispondenti all’esigenza di creare suggestioni e curiosità: Acqua, Flora e Pomona, Animali, Arti e Mestieri Tesori di Pisa. Ogni libro è stato fotografato da professionisti, descritto dal punto di vista catalografico e contenutistico, corredando le schede di un collegamento alla digitalizzazione dell’intero volume (ove presente) e segnalando gli illustratori e incisori delle stampe, nonché la bibliografia sull’argomento. La mostra virtuale comprende anche una sezione dedicata alla storia e alle collezioni delle biblioteche di Ateneo, illustrate anche con immagini d’epoca e video.

Archeologia fuori luogo - Reperti da due continenti nei Musei dell'Università di Padova
Nati come piccole realtà connesse alla didattica universitaria, con i primi decenni del XX secolo, questi Musei videro incrementare le proprie collezioni non solo grazie a ricerche archeologiche condotte in Italia o all'estero, ma anche mediante l’acquisizione di collezioni private, composte da reperti di svariate cronologie e provenienze. Lo studio dei documenti d’archivio, dei reperti e delle loro modalità di conservazione è l'unica via per ricostruire ricerche, scavi, acquisti, scambi e donazioni, che altro non sono se non tessere del più ampio e complesso mosaico che costituisce la storia del Museo di Antropologia e del Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte.

Con i libri al fronte:  La memoria degli studenti dell'Università degli Studi di Perugia morti nella Grande Guerra
Con i libri al fronte 1918-2018. La memoria degli studenti dell'Università degli Studi di Perugia morti nella Grande Guerra non è la semplice trasposizione in forma virtuale della mostra allestita presso Palazzo Murena, sede storica dell'Università di Perugia, dal 29 ottobre al 9 novembre 2018, in occasione delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale. Le digitalizzazioni dei libri e dei documenti selezionati tra il materiale conservato nelle biblioteche e nell’Archivio storico dell’Ateneo ed esposti per l’occasione sono state arricchite in questa versione da una contestualizzazione storica, da ulteriori notizie riguardanti gli studenti, i docenti e l’organizzazione della vita accademica nel periodo del conflitto, da una mappa con i luoghi delle battaglie e da una ricca galleria fotografica.

Natura Naturata. Capolavori librari dell’Università degli Studi di Ferrara
Dal comune intento di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale dell’Università di Ferrara nasce una virtuosa collaborazione tra docenti ed allievi del Corso di laurea in Design del Prodotto Industriale, attivo presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, ed il Sistema Bibliotecario di Ateneo Le soluzioni espositive individuate si sono basate sullo studio di norme e linee guida per la corretta tutela e valorizzazione dei beni librari, così da consentire agli studenti di acquisire specifiche competenze come da preciso intendimento didattico. La mostra rappresenta la sintesi del percorso didattico e di ricerca condotto sui testi ed i luoghi da ottanta studenti insieme ai loro docenti ed in collaborazione con i bibliotecari e prende corpo nella Biblioteca chimico-biologica di Santa Maria delle Grazie, luogo di studio aperto anche ai lettori non accademici grazie alla collaborazione interistituzionale del Polo Bibliotecario Ferrarese, per sottolineare la centralità del patrimonio culturale tangibile e intangibile dell’ateneo ferrarese e con l’intendimento di veicolare agli studenti e a tutti i cittadini e agli studiosi interessati il “mondo” delle collezioni librarie e dei servizi delle biblioteche, insieme al patrimonio storico ed architettonico dell’Ateneo della città di Ferrara.

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ROMA 1849: STEFANO LECCHI, IL PRIMO REPORTAGE DI GUERRA
La mostra vuole rendere possibile la consultazione delle fotografie (carte salate al bromuro di iodio) realizzate nel 1849 da Stefano Lecchi e oggi possedute dalla Biblioteca di Storia moderna contemporanea di Roma e dal Getty Research Institute di Los Angeles. Il pittore e fotografo realizzò a Roma immediatamente dopo la caduta della Repubblica romana quello che è considerato il primo reportage di guerra finora conosciuto. Nella mostra, alle immagini si aggiungono le schede catalografiche delle singole carte salate, le notizie biografiche sul loro autore e sui collezionisti delle fotografie, spesso testimoni o protagonisti degli avvenimenti del tempo, i testi di corredo e di approfondimento con le relative immagini. Spesso il commercio calcografico si servì delle fotografie di Lecchi come base per illustrazioni di ampia tiratura e diffusione già a partire dal 1849. Altre immagini furono realizzate da pittori soldato o da altri artisti contemporanei agli eventi. A tali opere (derivate e contemporanee) vengono dedicate specifiche sezioni. Il lavoro sulle immagini digitalizzate degli originali ha permesso una rilevazione più completa, e per quanto possibile esaustiva, del patrimonio informativo in esse contenute, dando vita, se vogliamo, a un’altra mostra all’interno della mostra stessa.

SCONTRI DI CARTA E DI SPADA: Il DUELLO NELL'ITALIA UNITA TRA STORIA E LETTERATURA
La mostra racconta il sorprendente successo che l'antica pratica del duello incontra in Italia nei decenni successivi all'Unità, a dispetto delle proibizioni legali, dagli ambienti militari alle vecchie e nuove élite politiche, e in ambito borghese, tra giornalisti, avvocati, professionisti. Attraverso i documenti d'epoca, si ricostruiscono il contesto sociale e culturale in cui il duello trova legittimazione e ampia eco mediatica, il dibattito in merito e l'immaginario ad esso legato, veicolato da letteratura, teatro e arti. La mostra virtuale, a cura di Irene Gambacorti e Gabriele Paolini, costituisce lo sviluppo e l'ampliamento della mostra documentaria allestita presso la sede di Lettere della Biblioteca Umanistica dell'Università di Firenze dal 26 settembre al 30 ottobre 2018, e si affianca alla monografia degli stessi autori Scontri di carta e di spada: il duello nell'Italia unita tra storia e letteratura (Pisa, Pacini, 2019), nell'ambito del progetto di ricerca omonimo finanziato dall'Ateneo fiorentino (Progetti competitivi RTD 2016).

PIETRA, CARTA, CARBONE. Frottages delle stele antropomorfe preistoriche dal Fondo Oeschger-Hugentobler a Saint-Martin-de-Corléans (Aosta)
La mostra virtuale, realizzata nell’ambito del progetto nazionale del Ministero per i beni e per le attività culturali e del turismo denominato “500 giovani per la cultura”, valorizza un materiale documentario particolarissimo, i frottages su carta, realizzati da Ernesto Oeschger e Elisabetta Hugentobler per la rilevazione delle incisioni rupestri preistoriche. Per importanza e pertinenza tematica e cronologica, questi frottages di stele antropomorfe presenti in diverse aree europee vengono messi in relazione con il sito megalitico di Saint Martin de Corléans in Aosta, di eccezionale importanza.

Architecture Toscane: Auguste Grandjean de Montigny e la riscoperta dell'architettura del Rinascimento"
Presentazione della digitalizzazione del volume "Architecture toscane, ou palais, maisons et autres édifices de la Toscane, mesurés et dessinés par A. Grandjean de Montigny et A. Famin, architectes, anciens pensionnaires de l'Académie de France, a Rome" posseduto dalla Biblioteca di Scienze Tecnologiche-Architettura dell'Università di Firenze. La mostra è parte di un progetto di ricerca coordinato da Mario Bevilacqua, i cui esiti sono pubblicati nel volume Tra Firenze e Rio/Entre Florença e Rio. Auguste Grandjean de Montigny (1776-1850) e la riscoperta dell’architettura del Rinascimento toscano, a cura di Mario Bevilacqua, Firenze, Didapress 2019, in occasione del XXXV Convegno Internazionale del  CIHA (Comité International d’Histoire de l’Art), Firenze 2019-São Paulo 2020.

Wendingen (1918-1931). Rivista olandese di arte e architettura
La mostra virtuale ripropone e integra, con altre immagini e documenti, la mostra «Wendingen» Storia di una rivista olandese 1918-1931 (Firenze, Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura, 10 ottobre -15 dicembre 2017). Con l'esposione di copertine, articoli e progetti la Biblioteca di Scienze Tecnologiche - Architettura ha voluto presentare la raccolta completa della rivista «Wendingen», ripercorrendone la storia artistica ed editoriale.

Piacenza negli anni 30. Sviluppo urbano e culturale di una città che cambia volto
Con la mostra virtuale l’Archivio di Stato di Piacenza ha voluto analizzare la situazione piacentina negli anni Trenta sotto l’aspetto urbanistico e architettonico per ricostruire, attorno alla figura dell'architetto Luigi Moretti e al suo lascito, il contesto piacentino in cui operò con la costruzione della "Casa della G.I.L." ora sede del Liceo Scientifico "Lorenzo Respighi".

Museo digitale delle scuole italiane: da un oggetto racconta la tua scuola
Piattaforma curata dall'ICCU nella quale vengono raccolte storie digitali che racconta un aspetto della scuola attraverso un oggetto simbolico che rappresenti una componente del patrimonio culturale della scuola stessa. Ogni storia associata a un oggetto presuppone un’attività di ricerca e di elaborazione creativa da parte degli%2