MUSEO DIGITALE DELLE SCUOLE ITALIANE

Quali sono i presupposti per avviare un Museo scolastico digitale? In Italia ci sono circa 20.000 scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, ognuna delle quali custodisce un patrimonio unico di persone, di storie, di edifici, di progetti, di documenti, di archivi, di biblioteche e di oggetti stratificatosi nel tempo: mobili, vecchi quaderni, registri, libri, fotografie, pagelle, strumenti e materiali didattici del passato, ognuno dei quali, da solo e nel complesso costituisce un piccolo tesoro che racconta una storia: la storia della didattica, la storia della scuola, la storia del territorio, la nostra storia, la nostra memoria.

Poche sono le scuole che hanno valorizzato, anche parzialmente, questi patrimoni eccezionali, allestendo spazi museali stabili o temporanei. Si tratta di "beni invisibili", quasi mai valorizzati, che non trovano una collocazione adeguata e che spesso sono conservati in magazzini chiusi al pubblico, scatoloni polverosi, scaffali e cassetti inaccessibili, tutt’al più nella stanza del dirigente scolastico.

Oggi, attraverso le tecnologie digitali, non è difficile ipotizzare la costruzione di un immenso museo scolastico digitale che raccolga al suo interno una selezione di oggetti significativi di ogni scuola: per la loro forma, per la loro complessità, per la storia a cui sono collegati, per le persone che li hanno utilizzati…

Se ogni scuola italiana, in un solo anno, contribuisse al Museo scolastico digitale con un solo oggetto, in un anno si avrebbero 20.000 oggetti e 20.000 storie, se contribuisse con una selezione di  10 oggetti digitali, nel solo primo anno si avrebbero 200,000 oggetti pari a 200,000 storie e cosi’ via. E ogni oggetto/storia sarebbe un unicum.

Chi sarebbero i visitatori di questo museo scolastico digitale? La popolazione scolastica che all’interno di questo immenso museo, se ben organizzato, troverebbe una quantità infinita di materiali su cui impostare nuovi progetti didattici; le scuole stesse, gli studiosi e appassionati di storia locale; i giornalisti; gli storici; gli storici dell’arte; gli artigiani; le guide turistiche, gli studiosi di pedagogia ecc.

Valore didattico

Le classi che partecipano all’arricchimento del museo possono scegliere di partecipare con contributi più o meno significativi (singoli oggetti associati a una o più storie), dedicando un periodo più o meno breve del calendario scolastico a quest’attività. Ogni storia associata a un oggetto presuppone un’attività di ricerca e di elaborazione creativa da parte degli studenti, con il coordinamento degli insegnanti.

Partecipare a quest’attività rappresenterà un’occasione per sperimentare una didattica fuori dagli schemi che sviluppi tutte le competenze europee:

  • Comunicazione nella madrelingua. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana per raccontare gli oggetti e le storie ad essi associati
  • Comunicazione nelle lingue straniere. Utilizzare le principali lingue comunitarie per comunicare gli oggetti e le storie in più lingue
  • Competenze matematiche. Sfruttare queste competenze per raccontare le storie legate a oggetti dalla valenza scientifica e tecnica.
  • Competenza digitale. Utilizzare strumenti di comunicazione visiva e multimediale per produrre immagini, audio, video, gallerie fotografiche; apprendere le norme relative all’uso e riuso delle risorse digitali e saper applicare le licenze adeguate.
  • Imparare a imparare. Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire, organizzare, utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato compito.
  • Competenze sociali e civiche. Collaborare e partecipare a un lavoro di gruppo.
  • Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Progettare e pianificare; saper selezionare; esplorare l’ambiente scolastico per conoscerlo meglio.
  • Consapevolezza ed espressione culturale. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Apprendere a catalogare i beni nel rispetto degli standard terminologici,