Il teatro del primo Novecento

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                           Europa, 1923

Tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo si afferma il teatro contemporaneo, intriso del bisogno di rinnovamento che permea l'Europa intera; il teatro della parola si trasforma in teatro dell'azione fisica, del gesto, dell'emozione interpretativa.

Le avanguardie storiche, nello specifico il Futurismo, il Dadaismo e il Surrealismo, contribuiscono alla nascita di nuove forme, come il teatro della crudeltà di Antonin Artaud, la drammaturgia epica di Bertold Brecht e il teatro dell'assurdo di Samuel Beckett ed Eugène Ionesco

Nel definire queste nuove forme dello spettacolo appare inevitabile il rimando all'organizzazione della struttura sociale, in cui strati sempre più ampi di popolazione intervengono attivamente nel sistema della produzione, della politica e delle comunicazioni. Il rapporto con il pubblico è un problema che il teatro affronta e risolve introducendo innovazioni tecniche, spazi scenici moderni e testi innovativi.