Giorgi, Ignazio

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Realizzato nel
sec. XX

Ritratto

  • Ignazio Giorgi

Scheda

medaglione in terracotta

diam. cm 70

inv. 290107

Intorno alla figura: IGNATIUS GIORGI / 1893 1923; a d.: Montesi

Vita e opere

Nacque a Roma il 10 sett. 1849, da Giuseppe, di una famiglia da più generazioni romana e un tempo ricca, e da Angela Boscarini.

Dopo gli studi nel seminario romano di S. Apollinare, coronati dalla laurea in filosofia nel 1866, il G. passò all'Università romana, ove ebbe per maestri I. Alibrandi e C. Re e si laureò in giurisprudenza nel 1870. Sin dagli anni della giovinezza strinse profonda amicizia con U. Balzani, E. Monaci, O. Tommasini; con loro, abbandonata la carriera forense, si dedicò allo studio della storia, della paleografia e alla critica dei testi medievali (nella Rivista di filologia romanza, II [1875], fu pubblicato il suo primo articolo, in collaborazione con G. Navone, dedicato al Ritmo cassinese). Con Monaci, Tommasini e con altri studiosi di diverso orientamento, il 5 dic. 1876, nella casa di P.E. Visconti, il G. fu tra i fondatori della Società romana di storia patria, della quale fu nominato segretario già nella riunione tenutasi il successivo 14 dicembre. E nell'ambito e sullo sfondo della Società si svolse buona parte dell'attività del G., il quale, nel 1886, assunse anche l'insegnamento della bibliografia nel secondo corso pratico di metodologia della storia.

Diversi dei suoi non numerosi studi - centrati sulla storia del Medioevo romano e del monastero imperiale di Farfa - videro la luce nelle pubblicazioni della Società, sin dal suo secondo articolo, Il regesto del monastero di S. Anastasio ad Aquas Salvias, in Archivio della R. Società romana di storia patria, I (1877), pp. 49-77.

Già prima del 13 apr. 1877 al Balzani e al G. era stata affidata l'edizione del Regestodi Farfa compilato da Gregorio di Catino, perché in quella data i due chiesero che la pubblicazione fosse sorvegliata da una commissione (poi composta da C. Corvisieri, che aveva invitato i due all'impresa e ne agevolò gli sforzi, da G.B. De Rossi e dal Monaci); l'edizione, compiuta sulla base del codice autografo (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. lat. 8487), vide la luce nell'arco di trentacinque anni in cinque volumi della Biblioteca della R. Società romana di storia patria (I, 1914; II, 1879; III, 1883; IV, 1888; V, 1892), superando non lievi problemi finanziari (denunciati già nella seduta del 20 dic. 1877) anche grazie a contributi del Comune di Roma, patrono della Società, e dello stesso Balzani...

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Sue opere in Casanatense

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Perché si trova in Casanatense

Promosso prefetto della Biblioteca nazionale di Palermo nel 1889 (ma già nel 1886 aveva rifiutato l'incarico per non lasciare Roma e per lo stesso motivo aveva tentato, inutilmente, un concorso alla Biblioteca del Senato), vi rimase per quattro anni, sino al 1893, quando ottenne (anche grazie a P. Villari) di tornare a Roma, col grado di bibliotecario, per dirigere la Biblioteca Casanatense.

Il trentennio di direzione alla Casanatense si contraddistinse per i molteplici sforzi spesi nel miglioramento dell'organizzazione della biblioteca nel nuovo scenario della Roma italiana. Con G. Biagi, G. Bonazzi, G. Calcagno e P. Fedele, il Giorgi partecipò nel 1921 alla commissione che stese le Regole per la compilazione del catalogo alfabetico (1922), primo codice italiano di norme catalografiche

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