Archivio storico comunale di Sora

Piazza San Francesco, snc – 03039 Sora

Sora, Archivio storico comunale
Sora, Archivio storico comunale

informazioni

L’archivio storico comunale di Sora ha sede nel nell’edificio dell’ex Convento dei Minori conventuali, un antico e pregevole palazzo situato fra Piazza Mayer Ross, Piazza Umberto I e Via Friuli, nel pieno del centro cittadino che ospita anche Biblioteca comunale, lo Spazio  Espositivo per le mostre d’arte moderna e contemporanea, l’Archivio Storico Comunale, la Sala Conferenze “V. Simoncelli”, il Museo Civico della “Media Valle del Liri”e di prossima apertura l’Archivio “Del Favero-Valente”.

L'Archivio è stato riordinato e inventariato ed è suddiviso in tre sezioni: la prima si riferisce al periodo preunitario (1632-1872); la seconda al periodo postunitario (1861 – 1973); la terza sezione comprende la documentazione relativa a quindici archivi aggregati. La sua formazione risale al periodo della dominazione francese, tra il 1806 e il 1808, quando fu re di Napoli Giuseppe Bonaparte, il quale fece approvare importanti riforme amministrative. Venne introdotto infatti con la Legge 8 dicembre 1806 il decentramento amministrativo: la provincia di Terra di Lavoro, con capoluogo Capua e poi Caserta, retta da un intendente (poi prefetto), fu divisa nei quattro distretti di Sora, Nola, Capua e Gaeta, che ospitavano l’Ufficio della Sottintendenza (poi Sottoprefettura). Dalla Sottintendenza di Sora dipendevano i circondari di Sora, Venafro, Colli al Volturno, Arpino, Arce, San Germano (l’attuale Cassino), Cervaro, Roccasecca, Alvito e Atina. Con il ritorno dei Borboni, Sora venne classificata, in base al decreto del Regno delle Due Sicilie 1 maggio 1816 n. 360 che aggiornò la circoscrizione amministrativa comunale, comune di 2ª classe  , categoria che comprendeva i comuni con un numero di abitanti compreso fra i 3000 e i 6000 e quelli in cui risiedeva una sottointendenza. L’organizzazione amministrativa prevedeva un sindaco, un primo eletto, un secondo eletto, un cancelliere archiviario, un cassiere e un consiglio comunale, denominato come in precedenza Decurionato.

L’archivio conserva un notevole complesso documentario che copre un arco cronologico che si estende dal XVII secolo al XX secolo. Le serie di maggior interesse sono quelle relative alle deliberazione dei diversi organi che hanno amministrato nel tempo la città e il carteggio amministrativo, organizzato in serie, relativamente all’argomento trattato, e, per il periodo postunitario, in base ai due titolari utilizzati, il primo usato dal 1871 al 1900, articolato in quattordici categorie, e il secondo risalente al modello emanato con la circolare ministeriale 1 marzo 1897, n. 17100/2 (cosiddetta circolare Astengo).

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