Verso il Giardino

Gli anni bolognesi, con tutto ciò che li ha caratterizzati a livello umano, culturale e letterario, costituiscono il substrato dell’elaborazione del Giardino dei Finzi Contini, che si può dire sia nato fin da allora. Alcuni spunti narrativi, ma soprattutto influenze pittoriche e ricordi, tornano nel tempo, ripetutamente, fino all’approdo finale del romanzo; come disse Bassani, a commento del Frammento 1942, «sebbene steso fra il ’58 e il ’61, il romanzo ha dunque avuto un’incubazione lunghissima: vent’anni giusti». Questo progressivo avvicinamento al Giardino spiega inoltre molto bene come Bassani approdi alla costruzione narrativa per mezzo di blocchi tematici e nuclei di idee forti, attorno alle quali viene poi costruito tutto il testo.

Il primo tassello è rappresentato da Caduta dell’amicizia, pubblicato sul “Corriere Padano” il 2 Luglio 1937. Il testo racconta dell’amicizia tra il narratore e due fratelli, Stefano ed Elisa, che ricordano molto da vicino Alberto e Micol. Nel Frammento 1942 vengono elaborati i motivi del campo da tennis e del funerale di Alberto. Nel 1944 la poesia Cena di Pasqua descrive il clima triste e funereo che aleggia in una casa dove non ci può essere festa; le stesse tonalità e la stessa circostanza sono presenti nel cap. VII della parte terza del Giardino dei Finzi Contini. Piccolo salotto soffocante riporta invece l’esperienza della chiusura in una vettura ferma in un giardino; è questa una delle immagini di maggiore tensione, narrativa e sensuale, riprese all’interno del romanzo.

Gli anni bolognesi non sono presenti solo come momenti in cui si sono formati i nuclei primordiali del romanzo, ma si trovano dentro il romanzo stesso, rincorsi, citati, vagheggiati. I due riferimenti più emblematici sono sicuramente il ricordo di Longhi, nelle parole del narratore che racconta il suo desiderio di laurearsi con il maestro sui pittori ferraresi del Cinquecento, e la presenza di Morandi e della sua acquaforte del 1923 Campo da tennis, che Bassani volle fosse riprodotta tra le pp. 88 e 89 del romanzo. Su un campo da tennis Bassani aveva conosciuto la moglie Valeria; su un campo da tennis egli sfidava Longhi, riuscendo a superarlo; un campo da tennis sarà lo spazio chiuso, definito, metafisico in cui ritrovare Morandi, gli anni di Bologna e quello stile narrativo con cui Bassani aveva sempre giocato la sua partita più difficile e migliore.